CASERTA – Torna prepotentemente alla ribalta il caso del campo rom insediatosi nell’ex mattatoio comunale in zona Foro Boario, dove vivono ben 50 persone di cui una 15 ina minorenni.
Il complesso è abbandonato da 20 anni e il Comune ha tentato inutilmente di vendere all’asta la struttura.
Ora però è arrivata l’ordinanza di sgombero.
Il Dott.Ciro Guerriero, responsabile regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, intervistato oggi per la trasmissione Tagadà di La7,dalla collega Daniela Volpecina, così si è espresso sulla presenza del campo rom: “Non è che uno si può alzare la mattina, occupare delle zone e farle proprie a dispetto di altri che vi abitano. Non hanno pianta stabile, non hanno un lavoro fisso – continua Ciro Guerriero – quindi loro, pur di poter portare qualcosa presso le loro ‘residenze‘ , si dedicano al malaffare”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il dott. Guerriero che ci ha rilasciato questa dichiarazione: “È verissimo che la stragrande maggioranza dei rom presente in Italia, vive nelle case. Ci sono circa 26000 persone che sono in emergenza abitativa però e che vivono in questi campi che non dovrebbero esistere. L’Unione Europea da anni ci chiede di chiuderli tutti. I comuni, dal nord al sud, – continua ancora Guerriero – si sono mossi in qualche modo. Esempi chiari sono Torino o Roma, ma alla fine non si riesce a fare niente, anche perché, le persone dai campi non si vogliono spostare. Non è una questione di razzismo. Ci sono delle persone che lì in particolare nell’ ex macello a Caserta non ci possono vivere. Vedo bambini…circa 15.Quanti di questi bambini rom frequentano le scuole dell’obbligo? Lo domando ai ‘buonisti’ .
E quindi bisogna entrare in quei campi, verificare chi è italiano e chi non è italiano. Ma chi è italiano, può tranquillamente, visto che è giovane e in salute, andare a lavorare e trovarsi una casa. Quel campo deve essere chiuso anche per una questione di salute. A Caserta come in tutta Italia, ci sono cittadini comunitari, extracomunitari e italiani: gli italiani, come me, hanno il diritto e il dovere di affittare o comprare una casa e di mandare i figli a scuola, gli extracomunitari, invece, bisogna vedere se hanno il diritto di essere qua.
Resta di fatto che quel luogo va sgomberato per occupazione abusiva e per motivi di salute noti a tutti, quel luogo è una bomba a orologeria, non ci farei restare neppure il mio peggior nemico.“
Intanto, le idee del capo della comunità insiediatasi al Foro Boario sono chiare: se non avranno le case dove poter alloggiare e stanziarsi, difficilmente abbandoneranno la struttura, ma come conclude Guerriero sarà difficile trovare soluzioni abitative per 15/ 20 persone perchè per chi non è a conoscenza il clan familiare rom non si divide.
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