Guerriero: ‘Solidarietà al Sindaco di Cosseria, un gesto orribile, ingiustificabile e inquietante’

E’ancora caccia ai responsabili dell’atto vandalico che ieri, domenica 21 marzo, ha provocato l’orrenda mutilazione di un crocifisso ligneo situato a Cosseria, il piccolo Comune savonese non ha perso tempo ed ha affidato ad un artigiano (che lo restaurò già 15 anni fa) il Cristo per farlo tornare al suo antico splendore.Ieri, la notizia dell’atto…

E’ancora caccia ai responsabili dell’atto vandalico che ieri, domenica 21 marzo, ha provocato l’orrenda mutilazione di un crocifisso ligneo situato a Cosseria, il piccolo Comune savonese non ha perso tempo ed ha affidato ad un artigiano (che lo restaurò già 15 anni fa) il Cristo per farlo tornare al suo antico splendore.Ieri, la notizia dell’atto vandalico ha scosso gli animi non solo degli abitanti della piccola comunità di Cosseria, ma anche quelli della politica nazionale.( Matteo Salvini e Giorgia Meloni)

Anche il candidato Sindaco di Caserta Ciro Guerriero con il suo movimento ha espresso  solidarietà (senza nascondere la loro rabbia) al sindaco Roberto Molinaro e a tutti gli abitanti del paese. LINK

“Quelli che storcono il naso per la cristianofobia, minimizzando il fenomeno e relegandolo alla fantasia dei credenti – scrive in un tweet Guerriero -. Sono gli stessi che hanno promosso la giornata contro l’islamofobia. Però sembra che a pagare il prezzo più alto è il cristianesimo ed i suoi simboli”.

“Un gesto orribile, ingiustificabile e inquietante, che non ha spiegazioni – commenta amaramente il Sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro , auspicando che vengano identificati al più presto gli autori -. Non riesco a immaginare alcun abitante di Cosseria o alcuna comunità del luogo riuscire anche solo a concepire un gesto del genere. Non mi darò pace finché non avremo trovato il responsabile: credo che abbia bisogno di cure, oltre che di una pena severa”.

Il Crocifisso ligneo è stato orrendamente mutilato: qualcuno gli ha mozzato entrambe le gambe e poi, non contento, ne ha infilzata una nel costato della scultura. A scoprire l’atto vandalico sono stati alcuni biker che hanno avvertito le forze dell’ordine e inviato al Sindaco le foto dell’atto blasfemo. “Non è sicuramente qualcosa che riguarda la fede, dato che tra le comunità delle varie religioni qui i rapporti sono assolutamente ottimi“, insiste Molinaro. Una possibile spiegazione potrebbe arrivare allora, forse, dalla politica: sotto la croce infatti c’è un cippo che ricorda i caduti della divisione di fanteria Cosseria, che nel 1943 sul Don fu l’ultimo baluardo a resistere alla controffensiva sovietica. Ma anche questa ipotesi appare improbabile, dato che il cippo in sé non è stato vandalizzato: i responsabili si sono accaniti solo sulla croce e sull’entrata dell’area. Qualche atto vandalico è stato scoperto poco dopo anche nell’area del castello, dove sono state rimosse alcune lapidi che ricordavano caduti della Seconda Guerra Mondiale o della battaglia napoleonica. “Questo era un luogo di silenzio e rispetto – commenta ancora il Sindaco -. Ma la cosa più inquietante sono i dettagli, con quell’arto di legno infilzato nel torace. Questo episodio sta turbando molto gli abitanti di Cosseria, non mi darò pace finché non verrà trovato il responsabile”. Ora il crocifisso danneggiato è stato rimosso ed è a disposizione della magistratura; delle indagini si occupano i carabinieri.

“I responsabili pagheranno a caro prezzo il loro gesto, per il quale provo sgomento e orrore. È stata orrendamente profanata una croce che era il simbolo del rispetto”, continua il Sindaco, che poi si rivolge all’autore: “Hai provocato una ferita e un dolore a tutta la Comunità, non si tratta di ideologie religiose, politiche o storiche poiché questa icona le racchiude tutte. I cosseriesi tristi non dimenticheranno. Cosseria è sempre stata tollerante e crocevia per chiunque. Non ci daremo pace finché non verrai o verrete identificati”. “Il Cristo verrà restaurato. Il cuore e il cervello malvagio dei vandali saranno invece irrecuperabili. Lascio alla Chiesa il compito di perdonarli. Auspico che la giustizia faccia il suo corso”, conclude il Sindaco Molinaro.

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