GUERRIERO:”Città invasa dai rifiuti, giardini e aree verdi con farmaci per lo «sballo fai da te»

Il perenne degrado a Caserta  ha una sola spiegazione: “L’incapacità amministrativa che di fatto ha bloccato la macchina del Comune e paralizzato la città, e che ora rischia un declino inesorabile, spiega dott. Ciro Guerriero.  Ad oggi, le innumerevoli proteste, in particolare per lo stato in cui versano le aiuole, i giardini pubblici ed i…

Il perenne degrado a Caserta  ha una sola spiegazione:

“L’incapacità amministrativa che di fatto ha bloccato la macchina del Comune e paralizzato la città, e che ora rischia un declino inesorabile, spiega dott. Ciro Guerriero. 

Ad oggi, le innumerevoli proteste, in particolare per lo stato in cui versano le aiuole, i giardini pubblici ed i parchi, non hanno sortito nessun effetto e nonostante la cifra impegnata dal Comune di Caserta per dei “piccoli” lavori di riqualificazione, nulla è stato fatto, sottolinea il presidente di Caserta Kest’è.

Sta diventando una situazione intollerabile, che denota con l’inciviltà dimostrata da alcune persone, il totale disinteresse da parte degli uffici comunali preposti a ripristinare questi spazi pubblici.”

Le tante segnalazioni ricevute  anche con reportage fotografico, danno una eloquente dimostrazione plastica di quella che è l’attuale condizione dei luoghi: la completa assenza di manutenzione nelle strade, nelle aiuole, nei tombini, nei marciapiedi e in tutto ciò che dovrebbe essere curato come patrimonio pubblico dei cittadini.

In particolare, oggi, vogliamo soffermarci su una segnalazione ricevuta che ci ha lasciati perplessi ma anche molto preoccupati, perché non lontano dalla REGGIA è stato rinvenuto un bidone abbandonato, pieno di siringhe e farmaci. Nel mentre il segnalatore vuol rimanere anonimo, possiamo raccontare questa vicenda perché lo stesso si trovava insieme  ad uno dei membri di Caserta Kest’è- giovani, Maurizio Raimondi, che mentre documentava con video e foto il rinvenimento del suddetto bidone, ha individuato una pattuglia della polizia municipale che trovandosi di passaggio ha potuto costatare la presenza di siringhe, condom e medicinali.

Direte voi: quale sarebbe la pericolosità?  Vi spieghiamo noi: Il farmaco in questione è il Lorazepam, inizialmente venduto in Italia sotto il nome di Tavor che, purtroppo è l’ultima novità sul mercato della droga.

Quindi, sempre più spesso viene usato da giovani e tossicodipendenti come surrogato a basso costo dell’eroina, per lo sballo, se assunto soprattutto con sostanze alcoliche.

Insomma, uno «sballo fai da te» pericoloso per le gravi conseguenze sulla salute. Tanto che il farmaco in questione rientra nella tabella II del dpr 309/90, testo unico della disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. È allarme anche tra i più giovani, sul crescente utilizzo di questo medicinale per le strade della città che per lo «sballo fai da te» spesso ricorrono a psicofarmaci che, se non assunti sotto controllo medico, comportano gravi conseguenze sull’organismo tanto che la note delle controindicazioni spesso supera quella delle indicazioni.

Ricordiamo che il Lorazepam è un forte sedativo dagli effetti ipnotici impiegato principalmente nei trattamenti rapidi su pazienti con gravi attacchi d’ansia cronici e contro i più forti attacchi di panico. Ma le benzodiazepine, il principio attivo del farmaco, possono portare ai pazienti anche una tendenza suicida. Tra le controindicazioni viene sottolineato come il Lorazepam può agire sinergicamente con l’alcol  gli stupefacenti o altre psicoattive. Ecco perché le bevande alcoliche non devono essere consumate per almeno 24-48 ore dopo la somministrazione dell’ansiolitico a causa degli effetti di potenziamento sulla depressione del sistema nervoso centrale. Altro che «sballo fai da te»: il cocktali farmaco-alcol va evitato assolutamente.

Quindi, carissimi lettori, tante denuncie ma nessun intervento. Come è possibile che nessuno protesti adeguatamente per simili inadempienze? E la cosiddetta società civile, le associazioni culturali, i residenti , perchè non si fanno sentire? Perchè non denunciano? Perchè non si organizzano? E i quartieri che ci stanno a fare? E i partiti cosa fanno? Possibile che nessuno intervenga?

“Queste gravi mancanze in una città come Caserta, dovrebbero essere affrontate con la giusta tempestività, facendo intervenire le autorità competenti sul territorio, al fine di risolvere questioni di sicurezza, di limitarne i disagi, sottolinea Guerriero.  Invece, nessuno se ne lamenta! E che dire del trasporto pubblico quasi inesistente, di modesta qualità e in eterna agonia? Sicuramente, il degrado e lo svulippo di una città non dipendono dal caso, ma dalla qualità dei propri cittadini e dalla competenza dei suoi amministratori. Ma l’indifferenza e il qualunquismo che ci hanno sempre contraddistinto, hanno finito spesso per avvantaggiare i potenti, relegando le masse bisognose alla precarietà eterna, sempre in attesa di qualcosa che non arriverà mai! Quante volte i casertani si sono sentiti offrire in campagna elettorale, un posto di lavoro, un sussidio, una casa popolare, un condono edilizio, o una pensione d’invalidità? Quasi sempre! Avranno capito i miei concittadini che bisogna necessariamente “spezzare” il sistema clientelare che opprime la città? Spero tanto che la bandiera della protesta legittima e sacrosanta, possa essere alzata dai figli più illuminati, dagli intellettuali, dai giovani studenti, dai disoccupati, dai precari, dalle donne e dagli uomini di buona volontà, nella consapevolezza che la rinascita civile, morale e culturale della nostra città, non può più essere rimandata”, conclude dott. Ciro Guerriero.

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