I bambini autistici trattati sciuè sciuè

CASERTA – I bambini casertani, che soffrono  da sindrome autistica, sono ‘trattati’ bene? Secondo noi di Caserta Kest’è, no. In passato abbiamo fatto qualche accenno, ma ora, per l’onor del vero, siamo intenzionati di  andare più a fondo alla questione. Infatti, l’Asl di Caserta, attraverso l’Unità Operativa Assistenza Anziani e Adi, coordinata dal dottor Carmine Lauriello,…

CASERTA – I bambini casertani, che soffrono  da sindrome autistica, sono ‘trattati’ bene?

Secondo noi di Caserta Kest’è, no.

In passato abbiamo fatto qualche accenno, ma ora, per l’onor del vero, siamo intenzionati di  andare più a fondo alla questione.

Infatti, l’Asl di Caserta, attraverso l’Unità Operativa Assistenza Anziani e Adi, coordinata dal dottor Carmine Lauriello, (sicuramente lo ricorderete anche per aver svolto sempre la carica di presidente di commissione per i tanti concorsi promossi  dall’Asl di Caserta), Direttore Sanitario del Distretto della città capoluogo, eroga i servizi di assistenza ai bambini autistici e alle loro famiglie attraverso l’adozione, prima scientifica e poi amministrativa, del progetto Aba, che sta per “Applied Behavioral Analysis” ovvero “Analisi applicata del comportamento”, messo a punto – negli anni ’60 – dal medico norvegese Ivar Lovaas, medico e professore nella prestigiosa Università della California di Los Angeles, meglio conosciuta con il suo acronimo Ucla.

Ebbene, siccome per  l’assistenza ad un bambino autistico, le Linee Guida della Regione Campania e protocolli indicano e impongono i requisiti agli operatori che vogliono concorrere a svolgere questa funzione con adeguata remunerazione, noi vogliamo vedere chiaro, sopratutto perché Lauriello, gestisce risorse per milioni e milioni di euro provenienti dalle casse della Regione Campania e quindi, dalle tasche dei cittadini. Anche perché, il suddetto finanziamento, non è  come quelle finanziate da un’altra legge regionale, che è tutta un’altra cosa, cioè la 328, gestita dai Comuni e dagli Ambiti, in cui l’Asl svolge una funzione di affiancamento.

Infatti, la normativa regionale esaminata esige nelle strutture assistenziali l’organizzazione di un’equipe composta da numerose figure professionali di elevato livello specialistico:

– Neuropsichiatri infantili
– Psicologi dell’Età Evolutiva
– Terapisti (fisioterapisti, neuropsicomotricisti, logopedisti)
– Assistenti sociali
– Educatori professionali.
A questo punto, ci chiediamo se le tante cooperative, nate negli ultimi anni in provincia di Caserta e nell’agro aversano in particolare, svolgono nell’attività di assistenza ai bambini autistici tutte le funzioni, peraltro articolate e collegate tra di loro, alle famiglie e alle scuole, per le quali occorre il lavoro specificho di ognuna di queste figure?

Secondo noi, la risposta è: No, non lo fanno, nonostante presentano certificazioni che attestano il contrario, con firme di persone che “distrattamente” o attestano il falso oppure le firme apposte sono apocrife, col solito metodo “facilone” e non controllato minimamente dall’Asl.

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