Tempi duri per l’Aeroflot, la compagnia di bandiera russa, che da giorni è letteralmente sotto tiro sui suoi social a causa delle proteste dei proprietari di animali.
Tutta colpa di una nuova regola, entrata in vigore due mesi fa e che obbliga chi possiede cani o gatti più pesanti di otto chili, trasportino incluso, è obbligato a farli mettere nella stiva dell’aereo. Un problema, soprattutto per i gatti russi, che come noto sono molto coccoloni e ben nutriti.
La notizia è stata molto male accolta, ma la tensione ha toccato il suo picco pochi giorni fa, quando due gatti riposti in stiva sono stati ritrovati purtroppo morti dal padrone. Il motivo del decesso sono stati traumi interni, segno che il loro trasporto non è avvenuto con molta cura, oltre ad aver sofferto anche le temperature troppo basse della stiva.
Troppo perché i russi potessero sopportarlo e quindi le linee della compagnia sono state bersagliate di proteste, i loro social di foto degli amici a quattro zampe e la scritta: «Non sono un bagaglio, sono un passeggero».
Oltre a questo, i commenti, indignati dei loro umani, che hanno accusato Aeroflot di non avere rispetto degli animali, aggiungendo che bisogna trovare una soluzione perché in futuro non si ripetano più situazioni del genere. Aeroflot ha cercato di difendersi, dicendo che la normativa riguarda tutte le compagnie aeree, ma niente da fare.
C’è poi chi ha fatto direttamente il furbo ed è riuscito a caricare il suo micione sul velivolo. E’ il caso di Michail Galin, che pur di non separarsi dal suo Viktor, un tigratone decisamente sovrappeso, si è presentato al check in con il gatto di amici, Phoebe, molto leggera e che quindi ha ottenuto il permesso per essere imbarcata con lui.
Però l’astuto padrone ha sostituito il micio nel trasportino e si è diretto agli imbarchi. Quando se ne sono accorti, Viktor era già a bordo, in business class, pronto a godersi il viaggio con tutti i comfort del caso e le coccole del suo umano. A cui Aeroflot ha tolto tutte le miglia dalla tessera, ma volete mettere con il dover viaggiare temendo per la vita di Viktor?
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