CASERTA – Poche ore fa, a Sparanise, in provincia di Caserta, la Digos delle questure di Napoli e Caserta ha catturato l’uomo che fornì una pistola e un kalashnikov a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, il franco-tunisino autore della strage sulla Promenade des Inglés durante la festa nazionale del 14 luglio.
In manette – per opera degli agenti coordinati dal vicequestore Vincenzo Vitale – è finito un albanese di 28 anni, Elezi Endri.
Elezi Endri è stato fermato in strada, era con un bambino, probabilmente il figlio avuto dalla compagna con cui vive, ed altri connazionali. Gli investigatori della Polizia di Stato mantengono ancora uno stretto riserbo perché le indagini continuano per accertare la rete di fiancheggiatori che ha protetto il 28enne. Si sa che l’albanese era arrivato nel Casertano da non molto tempo, ed aveva cercato di confondersi nella folta comunità del suo Paese stanziata a Sparanise. Ma la “nuova” presenza non è passata inosservata agli investigatori della Digos della Questura di Caserta che passano costantemente al setaccio tutti i “punti sensibili” dove presunti terroristi possono lasciare tracce, dalle moschee ai money transfer alle stazioni ferroviarie. L’uomo non frequentava moschee o altri luoghi di culto, ma è stato attenzionato proprio perché mai visto prima; quando i poliziotti sono stati sicuri che potesse essere il soggetto ricercato dalle autorità francesi per la strage di Nizza, è scattato il blitz e l’arresto
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