Il coronavirus non ferma le multe, sanzioni a tappeto

L’Italia è chiusa per l’emergenza del coronavirus. Il governo promette la sospensione dei mutui e il rinvio delle scadenze fiscali. Gli agenti dispiegati per controllare l’applicazione delle misure contro il contagio non riescono a controllare tutti e nemmeno ad evitare l’esodo nelle regioni del Centro e del Sud Italia. Ma nelle strade vuote di Caserta c’è…

L’Italia è chiusa per l’emergenza del coronavirus. Il governo promette la sospensione dei mutui e il rinvio delle scadenze fiscali. Gli agenti dispiegati per controllare l’applicazione delle misure contro il contagio non riescono a controllare tutti e nemmeno ad evitare l’esodo nelle regioni del Centro e del Sud Italia.

Ma nelle strade vuote di Caserta c’è chi non smette di fare il proprio lavoro. Sono gli ausiliari del traffico che continuano indefessi a spiccare sanzioni alle auto in sosta vietata.

Qualcuno, magari nella premura di barricarsi in casa, non ha rinnovato il ticket, qualcun altro ha parcheggiato in divieto di sosta. La multa, insomma, è in agguato anche con lo stato d’emergenza.

A denunciarlo sono i cittadini e l’avv.Monica Funaro:”Come è possibile che ancora non si siano messi i sigilli ai parcometri! per altro, come si può continuare a pensare di far pagare il parcheggio, oggi, in questo stato di emergenza, a chi non guadagna, che esce per fare la spesa o per andare a trovare i familiari in ospedale, o anche per aprire quel negozio dove nessuno più entra? Deve essere presa, su questa questione, al più presto, una misura di contenimento del contagio, ed è facile dire che la migliore, dal punto di vista del cittadino, è quella della sospensione del pagamento, ma si possono trovare anche altre soluzioni mitigate come può essere quella del pagamento fisso di 1 euro per tutta la giornata e senza obbligo di n. di stallo, e pur sempre con la previsione di un addetto accanto al parcometro con il solo compito di inserire la monetina e consegnare il biglietto di pagamento, uno solo, con i guanti, al posto di centinaia di persone al giorno senza guanti. Sembra facile, gli amministratori che non lo faranno dovranno spiegare il perché. Se costretti a spiegare, l’unica spiegazione è che si è data priorità agli incassi invece che alla salute pubblica.Il Governo non ci ha pensato, Vogliano gli amministratori nelle proprie città, sostenere, al più presto, tra le altre, anche la prospettata misura di contenimento del contagio, prendendo esempio dalle città che hanno già provveduto a mettere i sigilli ai parcometri”

“Non c’è un’anima in giro, non c’è traffico, le auto sono parcheggiate bene, non disturbano nessuno, perché accanirsi?”, si chiede il dott. Ciro Guerriero che ha inviato una lettera aperta a federconsumatori . “Non sarebbe meglio soprassedere?”, è la domanda che rivolge ad un’ausiliario. Che però replica stizzito: “c’hanno fatto uscìre senza neanche protezione adeguata e addosso teniamo un rilevatore di posizione, non ci possiamo fermare , dobbiamo fare le multe”.

Abbiamo perso “logica, umanità e buon senso”, commenta Guerriero. Qualità che, aggiunge,“ci hanno consentito fino a oggi, molto più delle semplici leggi, di vivere in una parvenza di civiltà e democrazia”. Nel capoluogo, invece, gli addetti intenti a fare  multe si difendono: “Siamo mandati e ‘obbligati’ ad eseguire”. “Il sindaco permette questo mentre dice a tutti di stare a casa? Vergognatevi, siete anche senza mascherine!”, osserva un cittadino infuriato.

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