Il ‘METROPOLITAN’ Aversa non è il ‘CINEMA S.Marco’ di Caserta

 AVERSA. Il Metropolitan di Aversa pieno, ma non strapieno come ricordiamo fu per il CINEMA S.Marco sul Corso a Caserta per il comizio del ledear della Lega nonostante oggi ci sia stata pioggia . Standing ovation e applausi da un lato, cori e contestazioni dall’altro. Questa l’accoglienza ricevuta da Matteo Salvini ad Aversa, dove il…

 AVERSA. Il Metropolitan di Aversa pieno, ma non strapieno come ricordiamo fu per il CINEMA S.Marco sul Corso a Caserta per il comizio del ledear della Lega nonostante oggi ci sia stata pioggia .

Standing ovation e applausi da un lato, cori e contestazioni dall’altro. Questa l’accoglienza ricevuta da Matteo Salvini ad Aversa, dove il vicepremier leghista ha preso parte ad un evento a sostegno del candidato sindaco Gianluca Golia, inizialmente previsto in piazza e poi spostato all’interno del cinema Metropolitan.

Come suddetto, all’interno del cinema tanti sostenitori, all’esterno contestatori e manifestanti che hanno intonato “Bella Ciao” e dato del “Fascista” al leader leghista.

«Nel mio giro di oggi in Campania ho incontrato tantissime persone che mi hanno espresso la loro vicinanza – ha esordito Salvini – questo significa che siamo pronti per conquistare la Regione. De Luca è avvisato».

https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/335298700507735/

Salvini parla della questione sicurezza. «Aversa non è solo terra di camorra, ma di grandi eccellenze – ha spiegato – grazie al lavoro delle forze dell’ordine la sconfiggeremo la criminalità organizzata.
Nell’ultimo anno il numero dei reati è diminuito tantissimo, non per merito mio, ma per il grande lavoro che stanno facendo le forze dell’ordine». Ascoltiamo e vogliamo convincerci che non sia l’ennesima burla.
Sul palco con Salvini, c’erano il candidato sindaco di Aversa Gianluca Golia e il candidato al Parlamento europeo Valentino Grant, nonché degli insignificanti personaggi  che quest’oggi non sono stati neppure ‘apprezzati’ in veste di fotografi.

Salvini, ci è sembrato stanco ma anche imbarazzato quando al consueto scatto di foto l’improvvisato addetto, cercava di evitare alcuni scatti a lui personalmente sgraditi,  per ‘punire’ l’inviato del giornale delle verità . Ma queste sono simpatiche parentesi dettate dall’inesperienza anche politica. Ora andiamo al nocciolo dell’evento di oggi, dove il ministro dell’Interno ha dichiarato che: «Non possiamo più permetterci di andare in Europa con il cappello in mano come hanno fatto Renzi e Monti – ha tuonato – noi siamo l’Italia e dobbiamo imporre la nostra politica.
Come abbiamo fatto per i migranti bloccando gli sbarchi, così dobbiamo imporre il nostro ruolo in Europa.
Nessuno ci può dire che dobbiamo aumentare l’Iva».

Salvini ripete poi uno degli slogan della sua ascesa alla carica di vicepremier:  «Prima gli italiani – ha sottolineato – i bonus asili, le case popolari, il lavoro: dobbiamo dare tutto prima agli italiani e non come facevano gli altri che pensavano prima agli immigrati.
Mi chiamano fascista, razzista: io penso solo agli italiani, queste accuse non mi toccano».
Il leader leghista risponde anche alle critiche sollevate dal Movimento 5 stelle:
«In dieci mesi di governo ho imparato che non devo leggere i giornali e guardare le critiche, ma devo solo lavorare perché le cose da fare sono tante – ha chiosato – ieri mi sono rifiutato di andare da Fazio, perché è ora di dire basta a queste persone di sinistra con il rolex. Potrà avermi ospite solo quando si ridurrà lo stipendio».

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