Il nuovo Kapò

Che siano Dilettanti è chiaro.  Che siano Impostori, altrettanto. Il problema reale risiede nel dato inequivocabile che sono anche Imbecilli, poiché solo degli Imbecilli, in grado di essere Impostori e Dilettanti ad un tempo, possono pensare di controllare l’incontrollabile, ovvero la diffusione di una epidemia che marcia per via aerea. Sta di fatto che: tra…

Che siano Dilettanti è chiaro. 

Che siano Impostori, altrettanto.

Il problema reale risiede nel dato inequivocabile che sono anche Imbecilli, poiché solo degli Imbecilli, in grado di essere Impostori e Dilettanti ad un tempo, possono pensare di controllare l’incontrollabile, ovvero la diffusione di una epidemia che marcia per via aerea.

Sta di fatto che: tra “manovra poderosa”, “potenza di fuoco”, “decreto rilancio”, “l’atto d’amore” chiesto alle Banche, in sette mesi non si è visto un euro, mentre continuano ad approdare e ad essere mantenuti migliaia di Clandestini in fuga dal nulla.

Non ci sono Partiti in grado di ribaltare il Sistema: o, stimolato almeno dalla fame, il Popolo esprime un Leader che guidi l’assalto ai Palazzi, o siamo fottuti dall’arroganza senza limiti e ritegno di questi incommentabili Personaggi il cui Capo si è vocato alla ignominiosa funzione di Kapò.

Dopo aver trasformato, a servizio delle “generose” Élites finanziarie, il Paese in un Block per contenere le spinte della reazione, ha delegato un Imbecille a renderlo un lager regolato dalla delazione giusta a produrre paura ed isolamento sociale e ad annientare relazioni sociali e parentali
.
Si tratta di iniziative adeguate alla quota di intelligenza dei Poichi ancora subornati dal Tribuno dauno, la cui forza sostanziale risiede nella sistematica latitanza delle sedicenti Opposizioni, cui è stata più volte ed invano servita l’opportunità di pianificare una legittima reazione popolare.

La omissiva condotta, che potrebbe configurarsi anche commissiva, induce alla nostalgia per le pittoresche ma dirompenti ed efficaci iniziative di Marco Pannella e alla indignazione nei confronti della Signora Marta Cartabia, cui sembrano sfuggire gli sfregi alla Costituzione ed il reato di Procurato allarme sociale consumati attraverso le paventate restrizioni e misure delegittimanti l’articolo 14 della Costituzione, ribadito ancora dall’articolo 614 del C.P. .

Non c’è DPCM che tenga: l’Alpista non vagheggi di ledere quel diritto fondamentale che può essere violato solo se motivato ed accompagnato da opportuno mandato giudiziario e per fondato sospetto di traffici di armi e droga.

Diversamente, assieme agli Esecutori dei suoi deliri, Egli si renderà passibile di denuncia indipendentemente dalle sue farneticanti elucubrazioni di cui personalmente me ne strafotto e che poc’anzi sono state sconfessate dal CTS, il cui parere verbalizzato denuncia la “non evidenza scientifica” della limitazione numerica fissata per le cerimonie e per le presenze domiciliari.

Quanto all’uso delle mascherine: il 25 febbraio Walter Ricciardi; in aprile Borrelli e in settembre Ranieri Guerra ne hanno dichiarato la inutilità all’aperto e nel rispetto delle distanze.
Non va, inoltre, taciuto che esse ed i vaccini, siano l’affare del secolo: a luglio Bill Gates, Padrone dell’OMS, ha brevettato il microchip significando che i suoi Servi a mazzetta stanno preparando il terreno per imporceli, dopo aver boicottato il plasma iperimmune utile a demolire il Covid e a salvare quelle vite spezzate dalla iperventilazione e dalla somministrazione di farmaci provocanti emboli e trombi: la cremazione e l’approvazione dello scudo penale, nonché la delegittimazione degli Scienziati ostili alla vulgata, hanno solo mirato ad occultare verità ormai insopprimibili.

Allo stato dei fatti, la indebita proroga dell’Emergenza mira a contenere la pressione della Piazza; a reprimere le Libertà e i Diritti; a proteggere, fino all’inizio del semestre bianco, l’Inquilino del Quirinale che si è sistematicamente astenuto dal licenziare un Governo distante dalle esigenze e dalle volontà popolari, consentendo la sospensione della Democrazia, minacciata da Clandestini assembrati e positivi.

Non basta: mentre matuano ulteriori danni socioeconomici di portata incommensurabile, pare che una cospicua parte dell’ancora virtuale «Fondo per la ripresa» debba finanziare progetti militari fino al “caccia” di sesta generazione già denominato “Tempest” e sostitutivo del F35, fino all’acquisto e/o allestimento di elicotteri/convertiplani, droni, unità navali e avanzate tecnologie sottomarine e spaziali mentre milioni di Italiani crepano di fame e mentre diciotto di Essi sono ancora in mano libica.

Un Governo serio sarebbe già andato a prenderli.

Lo spartiacque, dunque, è se siamo un paese comunista o democratico, dal momento che ci si invita a spiare i Condomini ma non la Criminalità: De Luca, ad esempio, potrebbe assecondare le proprie attitudini al comando bonificando il litorale domizio, sfuggito al controllo dello Stato e Quartier Generale dei più abominevoli traffici: in quel territorio, sconosciuto anche alla Lamorgese, c’è da tempo esigenza di un coraggioso Sceriffo.

Comunque: questo infame Esecutivo sappia:
che la Storia è fatta di “Variabili”;
che l’Economia condiziona e regola il Quotidiano;
che la sopravvivenza dipende dalla solidità degli edifici economici e dalla solvibilità delle Istituzioni.

Palamara, cui non spetta più il titolo di “Don”, lo ha scoperto sulla propria pelle.

Se ne renda conto l’Avvocato del Popolo: più si è potenti e più il tonfo farà rumore.

E quel rumore attraverserà non solo le contrade, ma anche i mari.

E il risveglio sarà amaro e duro.

Perché è vero: Beato sia quel Popolo che non ha bisogno di Eroi.

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