Il primo autobus di profughi, cinquanta donne e bambini ucraini sono al sicuro a Caserta

CASERTA – È arrivato  il primo autobus di profughi, cinquanta donne e bambini ucraini sono al sicuro a Caserta. È arrivato questa mattina il primo autobus di profughi provenienti dall’Ucraina. Circa cinquanta le persone arrivate e accolte dalla Caritas diocesana di Caserta all’interno della Caserma Garibaldi di via Laviano allestita dai militari e dal personale…

CASERTA – È arrivato  il primo autobus di profughi, cinquanta donne e bambini ucraini sono al sicuro a Caserta.

È arrivato questa mattina il primo autobus di profughi provenienti dall’Ucraina. Circa cinquanta le persone arrivate e accolte dalla Caritas diocesana di Caserta all’interno della Caserma Garibaldi di via Laviano allestita dai militari e dal personale dell’Asl di Caserta.

Alla presenza di volontari e di personale sanitari, il gruppo ha ricevuto la prima assistenza. Dopo gli opportuni controlli, le persone sono state accompagnate presso le strutture messe a disposizione dalla Diocesi per l’accoglienza. Saranno accolti nei centri di accoglienza e nelle famiglie gli ucraini in fuga dalla guerra (quella vera) che arriveranno nel Casertano. E’ quanto prevede il piano di accoglienza predisposto dalla Prefettura di Caserta, che ha per ora reperito cinquanta posti in due centri d’accoglienza straordinari del Casertano, strutture solitamente usate per l’accoglienza dei migranti e che di recente hanno ospitato i profughi afghani scappati dopo la presa di Kabul da parte dei Talebani. L’altro binario dell’accoglienza, quello in cui avrà un ruolo attivo la società civile, vede come capofila la Caritas di Caserta, che coordinerà le altre Caritas del territorio e si occuperà di trovare famiglie disposte ad ospitare i profughi ucraini.

Per oggi, invece, è previsto l’arrivo del secondo autobus proveniente sempre dal campo profughi dall’Ucraina allestito a Varsavia, in Polonia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *