Caserta – Una conferenza stampa per presentare la fase di audit con la cittadinanza (a partire dalle frazioni) che è anche l’occasione per spiegare e approfondire lo ‘stato dell’arte’ del centrosinistra. Questa la sintesi dell’incontro di Azione che, ieri mattina all’Hotel Europa, ha presentato l’iniziativa ‘Sinergie con la frAzione’.
Al tavolo dei relatori la responsabile provinciale del partito di Calenda, Teresa Ucciero, gia’ Assessore ai Lavori Pubblici, Turismo, Spettacolo, Grandi Eventi e Marketing Territoriale del Comune di Caserta, che ritorna a parlare di programmi politici anche alla luce delle imminenti amministrative 2021, al tavolo al suo fianco il coordinatore provinciale under30 Alessandro Porto e il coordinatore cittadino Francesco Funaro. Ha le idee chiare la coordinatrice Teresa Ucciero che ribadisce il suo no ai tavolini dei partiti illustrando la posizione di Azione nel dibattito politico in corso nella maggioranza.
“Abbiamo partecipato ad un incontro ‘bilaterale’ con Italia Viva e abbiamo espresso le nostre perplessità rispetto all’idea di costruire una posizione alternativa a quella di Carlo Marino restando all’interno della sua maggioranza consiliare. Chiesi chiarezza – ricorda la Ucciero – rispetto alle posizioni in consiglio mentre ancora oggi il gruppo si nasconde dietro l’astensione e si tiene fuori dal dibattito interno alla coalizione”. Non sussiste, per la leader di Azione, il motivo di tenere due tavoli distinti. “Noi le nostre rivendicazioni le abbiamo portate al tavolo degli alleati – racconta a Cronache – al Pd abbiamo chiesto, innanzitutto, una giunta delle competenze in discontinuità con l’uso della giunta come ‘calmierante’ delle agitazioni consiliari. E, in secondo luogo, abbiamo chiesto di non coinvolgere il Movimento 5 Selle nella coalizione per ragioni di incompatibilità politica”. Non sono aprioristicamente da ascrivere al club degli ‘estimatori a prescindere’ del sindaco Carlo Marino a cui viene rimproverata la gestione di questi anni.
“Abbiamo avuto, e questo va detto, un governo cittadino attento alla grande progettazione e all’arrivo dei fondi ma che ha trascurato quello che si può definire il decoro urbano quello che – chiarisce la Ucciero – il cittadino maggiormente percepisce. Per questo motivo abbiamo deciso di partire dalle frazioni, per riportare la politica tra i cittadini. Dobbiamo sfruttare la filiera istituzionale e puntare sulle aree verdi di quartiere, sulla transizione green e la mobilità avanzata e sostenibile. Questo significa soprattutto curare ed educare la cittadinanza, questione a cui, in questi anni, si è attribuita poca importanza”. Occorre, dunque, quella che il coordinatore cittadino Francesco Funaro definisce ‘capacità manageriale’. Ma come finirà, allora, la diatriba tra Italia Viva ed il Partito Democratico? Teresa Ucciero parla di problema ‘già risolto’ a causa delle contingenze. “Per esperienza, o perché sono ‘cattiva’ – dice ridendo – credo che sia già risolta. Carlo Marino è l’unico sindaco uscente del Pd in un capoluogo provinciale campano, credo sia difficile che il Pd possa non riconfermarlo. Va bene lanciare un’idea di alternativa ma lo si faccia nelle sedi opportune. Chi sceglie di fare una battaglia di risentimento rischia di restare con il cerino in mano”.
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