Si inizierà coi circa novemila dipendenti che hanno già garantito la propria adesione alla campagna di vaccinazione. Da fine gennaio si dovrebbe passare poi alle forze dell’ordine ed agli anziani. Intanto i vaccini dividono, c’è paura e speranza. “Evitiamo il dibattito retorico su chi si vaccina, chi fa la foto, De Luca… chi se ne frega. Stiamo con gli occhi sulla palla: oggi il piano vaccinale del governo è inconsistente. C’è il rischio di un gigantesco flop e caos. Il rischio è che non si riesca a far vaccinare la gente”. Lo dice Ciro Guerriero, leader di CasertaKestè – che ha acceso ancor di più i riflettori essendo uno dei candidati a Sindaco di Caserta, in un’intervista menziona Marcello Tavio Presidente della Simit che dichiara su RAI1
Lo stesso Carlo Calenda: “La questione vera sui vaccini è che il piano vaccinale del governo non ha alcuna sostanza nei numeri, il problema è se riusciamo a gestire le vaccinazione, non se rendere obbligatorio il vaccino. Intanto riusciremo a vaccinare 13 milioni di persone, ovvero 26 milioni di dosi, entro fine marzo come dice Speranza? I numeri che ho analizzato io dicono no”.
“Perchè dovresti fare 300mila vaccini al giorno. Attualmente la Gran Bretagna ne fa 85mila e a regime contano di farne 180mila al giorno. Noi dovremmo farne il doppio. Ci mancano 15mila medici e infermieri, per cui è stato fatto bando che si è chiuso oggi, quindi siamo sotto in modo terrificante. Non abbiamo un sistema informativo nè i punti vaccinali. E’ come per la preparazione verso seconda ondata che è stata totalmente carente”.
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