Indagati dirigente del Comune e i presidenti delle Pro Loco per gli info-point
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha notificato tre avvisi di conclusione delle indagini preliminari a carico dei due presidenti delle Pro Loco, Pierluigi Cicia per Casertavecchia e Donato Tartaglione per San Leucio, ed al dirigente comunale Marcello Iovino (accusato di aver agito in concorso con i due presidenti delle Proloco separatamente)
Gli Infopoint di San Leucio e Casertavecchia sono abusivi, questa l’accusa della Procura.
Tale inchiestaè successiva ad una denuncia anonima inviata per e-mail in Procura in cui si segnalava la presenza dell’infopoint leuciano, e si chiedeva agli inquirenti di verificare le autorizzazioni.
L’installazione sia San Leucio che a Casertavecchia “di un chiosco metallico (di proprietà comunale) su una pedana in cemento adibito a servizio di accoglienza turistica” avvenuta “ in assenza del permesso a costruire ed in zona sottoposta a vincolo paesaggistico“
Durante i controlli, si appurava tramite i carabinieri del Tpc di Napoli, la mancanza dei permessi necessari all’installazione. Un’ abuso che pm Domenico Musto ne prendeva atto che gli stessi erano “senza la prescritta autorizzazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Caserta”, ne chiedeva il sequestro di entrambi i manufatti ma, il gip Sergio Enea non ne ha accolto l’istanza.
Donato Tartaglione per San Leucio: “Il Comune di Caserta” ha detto “ha provveduto all’installazione dei due infopoint e ha affidato in concessione (tra marzo e aprile 2015, ndr) alle Pro Loco di Casertavecchia e San Leucio le strutture per la durata di due anni. La convenzione stipulata è scaduta, per quanto riguarda San Leucio, il 16 aprile scorso. A Casertavecchia le attività dell’infopoint sono terminate perché la Pro Loco è stata invitata a lasciare la struttura, a San Leucio questo non è successo perché ad oggi non ci è giunta alcuna comunicazione simile. Avendo ricevuto però il chiosco in affidamento e gestendo ogni fine settimana tale attività a beneficio dei turisti e in maniera del tutto volontaria, non capiamo come possiamo essere responsabili di questo presunto abuso”.
“La magistratura” continua Tartaglione “farà il suo corso e confidiamo in una rapida e positiva conclusione della vicenda, ma ci tengo a precisare che il sabato mattina negli ultimi mesi ho dedicato il mio tempo libero non ai miei hobby ma al territorio, e il territorio mi ha ricambiato così”.
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