INPS. Pensione di Invalidità Civile: a chi Spetta l’Assegno

La pensione di invalidità spetta  al lavoratore che presenti un’infermità fisica o mentale; che determini una riduzione superiore ai due terzi (66,66%) della capacità lavorativa. Dal punto di vista contributivo serve che siano stati versati 5 anni di contributi; di cui almeno 3 nel quinquennio precedente. Inoltre, l’assegno di invalidità consente la prosecuzione dell’attività lavorativa…

La pensione di invalidità spetta  al lavoratore che presenti un’infermità fisica o mentale; che determini una riduzione superiore ai due terzi (66,66%) della capacità lavorativa. Dal punto di vista contributivo serve che siano stati versati 5 anni di contributi; di cui almeno 3 nel quinquennio precedente. Inoltre, l’assegno di invalidità consente la prosecuzione dell’attività lavorativa e quindi non è necessaria la cessazione per usufruirne. Mentre l’importo della pensione, viene calcolato in proporzione ai contributi accreditati. 

L’importo è determinato con il sistema di calcolo misto che prevede che una quota sia calcolata con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributive. Oppure, se il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, con il sistema contributivo.

L’ assegno ha validità triennale ed il beneficiario può chiedere il rinnovo prima della data di scadenza. Dopo tre riconoscimenti consecutivi; l’ assegno di invalidità è confermato automaticamente, salvo le facoltà di revisione. 

Considerato che il 66,66% è il livello minimo di invalidità l’ assegno non spetta a tutti coloro con una percentuale di invalidità al di sotto della soglia prevista. La normativa previdenziale e fiscale, in funzione degli altri redditi disponibili; prevede deduzioni, integrazioni e le tasse dovute.

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