CASERTA – Un fatto gravissimo scuote il corpo della Polizia Penitenziaria: un ispettore Luigi M. originario di Aversa e ha 52 anni, è stato fermato e trovato in possesso di 34 grammi di cocaina e ben 19 telefoni cellulari, potenzialmente destinati a detenuti di Santa Maria Capua Vetere
Il blitz, condotto dagli investigatori in un’operazione mirata, ha portato alla luce un episodio che getta ombre pesanti sul sistema carcerario e sulla condotta di chi è chiamato a farlo rispettare. L’ispettore, in servizio presso un istituto penitenziario della provincia, è ora al centro di un’inchiesta per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per introduzione illecita di materiale non consentito all’interno del carcere “Francesco Uccella”
Secondo quanto trapelato, il materiale sarebbe stato rinvenuto durante un controllo straordinario, e le indagini sono attualmente in corso per ricostruire la rete di contatti e capire se vi siano altri complici o episodi analoghi già verificatisi in passato.
L’episodio ha destato forte preoccupazione e indignazione tra i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e tra le organizzazioni sindacali, che da tempo chiedono maggiore attenzione ai protocolli di sicurezza e ai controlli interni, anche tra il personale.
Il rischio concreto, ora, è che il caso non resti isolato e che venga aperto un più ampio filone investigativo per accertare eventuali altre infiltrazioni criminali tra le fila degli agenti.
Una vicenda che scuote la fiducia nelle istituzioni e impone una riflessione seria su controlli, trasparenza e formazione all’interno degli istituti penitenziari italiani.
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