Ispettore di polizia si toglie la vita

Tragedia a Roma, dove l’ispettore superiore Ermanno Passaretti,  originario del Casertano, si è suicidato con un colpo di pistola in via Guido Reni, davanti alla caserma Maurizio Giglio, sede del reparto Volanti. Il colpo diretto al petto, non gli ha lasciato scampo e non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. A…

Tragedia a Roma, dove l’ispettore superiore Ermanno Passaretti,  originario del Casertano, si è suicidato con un colpo di pistola in via Guido Reni, davanti alla caserma Maurizio Giglio, sede del reparto Volanti.

Il colpo diretto al petto, non gli ha lasciato scampo e non c’è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita.

A trovare il cadavere chiuso nell’abitacolo della sua auto sono stati i colleghi.

A seguito del rinvenimento del corpo senza vita dell’ispettore, la strada è stata interdetta per i rilievi scientifici necessari.

Non è chiaro il motivo del gesto, purtroppo sono diversi ogni anno i casi di suicidio di persone appartenenti alle forze dell’ordine.

Passeretti avrebbe compiuto 60 anni a breve e dal 1° ottobre sarebbe andato in pensione.

Sulla tragedia è intervenuto anche il sindacato SAP – Segreteria Regionale Lazio: “Il Sap Lazio, si stringe nel dolore, alla famiglia del caro collega Ermanno Passaretti, che si è tolto la vita, proprio dinanzi a quella che è stata la sua casa da sempre, la caserma Maurizio Giglio di Via Guido Reni, a Roma, ennesimo suicidio in Polizia. Ieri pomeriggio, Ermanno si è ucciso sparandosi al petto Il corpo è stato ritrovato da alcuni colleghi nella sua automobile. Il tragico gesto – le cui motivazioni sono ancora ignote – segue quello di tanti, troppi appartenenti ai vari corpi di polizia dello Stato, al punto che presso il Viminale è stato istituito uno specifico osservatorio.Noi lavoreremo affinché queste morti cessino, perché la vita di un professionista della sicurezza è sacra, donne e uomini che hanno sacrificato affetti e svaghi, per dedicarsi alla sicurezza dei cittadini, meritano il giusto rispetto!”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *