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Kest’ è presenta interpello per la Terra dei fuochi industriali

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L’espressione Terra dei Fuochi Industriali è stata coniata dai rappresentanti di “Medici per l’Ambiente della Campania” a seguito del rogo nello stabilimento della ditta Di Gennaro di Pascarola che segue quelli di Battipaglia e San Vitaliano.

I medici lanciano l’allarme: “Non siamo solo preoccupati per il grave danno ambientale per questi incendi di natura dolosa, (probabilmente organizzati da chi gestisce il destino dei rifiuti industriali) ma denunciamo un danno di salute acuto e persistente per almeno 7 anni, certificabile come rischio certo per i bambini sotto i tre anni di età e per le donne in gestazione che vivono nel raggio di tre chilometri dalla nube tossica di Caivano.

Le sostanze chimiche rilasciate dalla combustione di plastiche e altri materiali creano liberazione di diossine, Pcbdiossinosimili e altri Pops (‘inquinanti organici persistenti’ con caratteri di cancerogenecità, acronimo inglese di ‘persistent organic pollutants’, sostanze chimiche molto resistenti alla decomposizione e che si accumulano nei tessuti biologici umani). Il rischio di danno di salute coinvolge l’intera popolazione “.

Ma non solo! Mentre questo rogo ha lasciato un tappeto di cenere e rifiuti non più riciclabili, si è inquinata l’atmosfera, ma anche il suolo. «Una cosa di cui si parla poco», dice Stefano Ciafani ,direttore generale di Legambiente <<è che quando si spengono le fiamme di un impianto di rifiuti, le sostanze inquinanti si trasferiscono nelle falde acquifere>>.

E tanti incedi non lasciano ben pensare.La stessa preoccupazione ha manifestato anche il Presidente del movimento Caserta Kest’è , Dr.Ciro Guerriero, il quale tramite una sua delegata,  ha presentato un dettagliato interpello , agli organi di competenza, chiedendo non solo chiarimenti sui dati reali relativi al livello di inquinamento in seguito al suddetto rogo di Caivano ma anche l’intervento delle forze dell’ordine , affinché eseguano maggiori azioni di controllo e monitoraggio del territorio.

Ad oggi , non si è avuta alcuna risposta in tal senso , anche se il movimento Caserta Kest’è continuerà a seguire il caso e non consentirà che il tutto si risolva in un “nulla di fatto “.

 

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