Kestè: 30 MILIARDI DI TAGLI AL SISTEMA SANITARIO NEGLI ULTIMI 10 ANNI

Se alcuni ospedali appaiono impreparati, senza attrezzature, senza personale , sappiate che questo non è un fatto casuale oppure il figlio dell’inefficienza del sistema pubblico, ma è il risultato di una scelta  calcolata e voluta, anzi coscientemente creata negli ultimi 10 anni, oltre a valutare quanto risibili siano i 3,2 miliardi che il governo pensa…

Se alcuni ospedali appaiono impreparati, senza attrezzature, senza personale , sappiate che questo non è un fatto casuale oppure il figlio dell’inefficienza del sistema pubblico, ma è il risultato di una scelta  calcolata e voluta, anzi coscientemente creata negli ultimi 10 anni, oltre a valutare quanto risibili siano i 3,2 miliardi che il governo pensa di stanziare per il rilancio.

Il tutto inizia con il governo Monti, tanto per non avere delle sorprese. A dicembre del 2012 l’allora ministro della sanità Balduzzi previde un taglio progressivo degli stanziamenti alla sanità che avrebbero portato il peso della stessa sull’economia dal 7,1% del PIL al 6,7%.

Le regioni stimarono questo calo in 30 miliardi di spesa complessivi pluriennali. 

Questo non è stato però l’unico taglio effettuato negli anni. Nel 2014, governo Letta, si richiede un taglio alle regioni per 4 miliardi. Inizia una serie di contrattazioni che portarono ad una riduzione della spesa di 2, 36 miliardi.

La storia pero non è finita. Nel 2015-2016 si prevede un taglio del Fondo Sanitario Nazionale per 6,79 miliardi. Non è ancora finita. Dopo una serie di marce avanti ed indietro il DEF 2017, governo Gentiloni, prevede un calo della spesa pubblica sanitaria rispetto al PIL dal 6,7% al 6,4% per il 2019. Nello stesso anno il DM denominato “Rideterminazione della spesa sanitaria” viene a ridurre  la spesa sanitaria di 423 milioni nel 2017 609 milioni nel 2018.

Ancora nel settembre 2017 veniva previsto un ulteriore taglio delle risorse per la sanità il cui peso sul PIL veniva a ridursi al 6,3%.

Il risultato di queste continue riduzioni sono riassunti nei due seguenti grafici.

In questo grafico, in cui sono presenti i valori assoluti, vediamo il taglio , anche nominale, avvenuto durante i governi Monti e Letta-Renzi

Ecco le variazioni percentuali. In base al PIL siamo passati dal 7,1% del 2011 al 6.4% attuale

Dopo questa infornata di numeri vi ricordiamo quello che, in queste pagine, diciamo da anni, da tempi versamente non sospetti. Quando vi parlano di tagli per rispettare i parametri europei, di austerità espansiva, di sacrifici per il futuro dei vostri figli (sempre che ne abbiate) ricordatevi che tutto questo viene fatto sulla vostra pelle e sulla vostra salute.

Il Dott. Guerriero Ciro : ‘Non si tratta di numeri astratti, ma della differenza fra il trovare un posto in rianimazione perché avete una brutta polmonite e non trovarlo e morire.

Ricordate che chi a Bruxelles decide questi tagli, i vari Dombrovskis e Von Der Leyen, non metteranno mai piede nell’ospedale di Codogno o in quello di Cremona o di Napoli, ma voi si.’

Pensateci, quando voterete, se mai ve lo permetteranno ancora.

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