A 12 aziende, tra sanitarie ed ospedaliere, è stata notificata una citazione che nella procedura della Corte dei Conti si chiama invito a dedurre, per aver sforato, secondo la procura della sezione giurisdizionale per la Campania, rispetto agli obiettivi di contenimento della spesa, stabiliti ai sensi del decreto legge 95/2012 poi convertito in legge (ma questo manca nel comunicato stampa) e nota come spending review.
Le indagini della Guardia di Finanza, sono iniziate a seguito della scoperta di alcune spese anomale dei bilanci della Regione che “hanno consentito di rilevare che, nonostante l’esistenza di un obbligo di riduzione del 5 per cento della spesa, le strutture pubbliche sottoposte a controllo non hanno adempiuto tale incombenza”. Quindi, tale attività “ha subito un significativo incremento solo dopo l’avvio delle attività istruttorie della procura”.
Sono state sottoposte al vaglio della Guardia di Finanza delegata – i militari della Compagnia di Nola – i bilanci delle Asl di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno; delle Asl Napoli 2 Nord e Napoli 3 Sud; dell’azienda ospedaliera dei Colli (Napoli), dell’istituto oncologico Pascale, dell’azienda ospedaliera Vanvitelli, delle aziende ospedaliere Moscati (Avellino), Ruggi (Salerno) e Rummo (Benevento). L’inchiesta è condotta dal viceprocuratore generale Francesco Vitiello.
In allegato il comunicato stampa della Corte dei Conti:
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