In Italia fino a qualche anno fa i senzatetto si concentravano soprattutto nelle grandi città. Si aggregavano in particolar modo attorno alle stazioni, dove non era difficile notare che, sul fare della sera, a gruppi, cercavano un angolo tranquillo e riparato dove potersi sistemare per passare la notte.Gli anni della crisi hanno però amplificato il fenomeno e lo hanno esteso alle province. Un po’ per effetto della massiccia ondata migratoria che non è riuscita ad integrare migliaia di stranieri, un po’ per i rovesci della vita di tanti italiani di mezza età che, dopo avere perso il lavoro, non sono più riusciti a riemergere e rientrare nel sistema; spesso soli e alla deriva si sono lasciati andare fino a diventare homeless, senza fissa dimora.
Basta passeggiare per le strade di Caserta di sera, dopo le 20, e dirigersi verso la stazione centrale.
I volontari della Croce Rossa di Caserta ogni giovedì sera, portano a loro, coperte, biscotti, caffè e latte caldo, ma anche una parola di conforto.
“Portiamo loro qualcosa da bere, certo, ma non è questo il reale valore del nostro servizio”, spiega la delegata dell’Area Sociale CRI, Maria Cembalo. “Queste persone vivono per strada, senza una dimora fissa ed emarginati da tutti. Quello che ci chiedono è soprattutto di essere ascoltati. Vogliono parlarci di loro, vogliono interagire con noi, ed è in questo modo che si può fare la differenza”
Ormai il giovedì sera è diventata una prassi con l’arrivo dei volontari della Croce Rossa, un’abitudine che i 25 senzatetto attendono impazienti. Ma se da una parte i dormitori presenti non sono sufficienti per tutti, è anche vero che tanti rifiutano qualsiasi altra collocazione e si ostinano a restare in strada, anche nelle notti più fredde.
“Croce Rossa insiste affinché tutti possano raggiungere i dormitori, ma alcuni amano la libertà, vogliono stare per conto loro: paradossalmente vivere in strada porta le persone ad uno stato di indipendenza tale che non accettano regole, non vogliono che qualcuno gli dica cosa fare o dove andare. Vogliono semplicemente poter stare nel posto che si sono scelti”, dichiara il Presidente della Croce Rossa di Caserta, Teresa Natale. “Croce Rossa da sempre svolge servizi di assistenza sanitaria che qui, sul nostro territorio come altrove, sono quanto mai essenziali. Ma l’attenzione per la compagine sociale è altrettanto necessaria: di qui la nostra volontà di creare un servizio attivo a beneficio della cittadinanza, che, tra le tante attività, ritiene fondamentale l’attenzione per chi non ha altro indirizzo se non le strade della sua città”, conclude Teresa Natale.
“Spesso queste persone vivono nella più completa solitudine e isolamento”, spiega la delegata Area Sociale CRI, Maria Cembalo. “Ma la verità è che riescono a trasmetterti grande calore umano perché anche in quella che può sembrare una situazione disperata, non perdono mai la voglia di sorridere”.
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