Caserta – Questa campagna elettorale sta appena entrando nel vivo che già sono iniziati i saldi delle grandi stagioni.
Tutti i candidati che avevano annunciato una lunga sequela di liste a loro sostegno sono stati costretti ad una brusca virata di fronte alla realtà dei fatti: non ci sono i nomi da inserire dietro i simboli che in maniera così pomposa, e forse un po’ avventata, erano stati lanciati nella mischia.
In una gara a ‘chi la sparava più grossa’ ha primeggiato, fino ad oggi, l’ex sindaco Pio Del Gaudio.
Del Gaudio sperava nell’effetto moltiplicazione dei simboli per scoraggiare gli altri candidati e attirare a sé i portatori di voto. Operazione che si è arenata, come un capodoglio sulla spiaggia, per via della fiera e ferma opposizione che Giovanna Petrenga fa all’ex primo cittadino.
La Petrenga si sente la Cosentino del 2021 visto che tenta di bloccare la scalata a Palazzo Castropignano di Del Gaudio, così come il sottosegretario tentò di fare, senza riuscirci, nel 2011. Così sabato mattina, il non più giovane Pio, ha pubblicato sulla sua pagina fb l’elenco dei simboli che lo sostengono, magicamente scesi a 5. Saldi del 50%, bell’affare per gli elettori.
Su modello di Del Gaudio, si sta muovendo anche l’altro civico, il medico di base Lupo Giacomo Pulcino, che nel comunicato stampa di lancio della candidatura a sindaco ha dichiarato che 6 sigle sono pronte a sostenerlo ma almeno lui, cautamente, non ha parlato di liste.
Incalza anche Enzo Bove che ha preparato 4 simboli elettorali. Seguono la funzionaria dell’Usp, Anna Gagliardi, con 3 sigle associative e Speranza per Caserta il cui coordinatore Miccolo, il giorno della presentazione alla stampa della candidata sindaco Rosi Di Costanzo, parlò di 3 liste pronte a sostenerla.
“Sono l’unico che non ha voluto, per scelta di coerenza, prendere in giro i casertani – dichiara il candidato sindaco di Caserta Kest’è, Ciro Guerriero – anche io avrei potuto assoldare un grafico e mettermi a gareggiare al gioco degli spara balle ma non ho voluto. Caserta non merita questi bluff. A questo si aggiunge l’inquietante silenzio dei consiglieri comunali e degli ex consiglieri che attendono di decidere in quale lista infilarsi per fregare le 30 persone che ci hanno già messo la faccia credendo alle bugie dei miei competitor che vogliono, invece, riportare i soliti nomi amici in consiglio. Attendo il giorno della presentazione delle liste per continuare l’operazione verità che sto portando avanti e che nessuno ancora sta smentendo. Spero che questa mia onestà possa essere apprezzata e – conclude Ciro Guerriero – sostenuta dagli elettori”.
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