Caserta – Mentre i tavoli politici sono saltati a causa del Covid, le cancellerie politiche locali continuano a mantenere in piedi contatti e trattative.
Qualcosa si muove pure nel centrodestra dove si cerca di far crescere le quotazioni dell’ex consigliere comunale e leader del raggruppamento civico ‘Città Futura’ Enzo Bove, che si adoperava come ricorderanno i lettori, a mettere disposizione anche la sede del suo movimento per i ‘tavoli aperti con le civiche’ .
A muoversi attorno all’ipotesi di Bove candidato sindaco del centrodestra, alternativo dunque sia a Pio Del Gaudio che a Ciro Guerriero, pare che siano i vertici di Fratelli d’Italia.
Questi gli inciuci della politica politicante. Giovanna Petrenga avrebbe sostanzialmente aperto le porte del partito a Enzo Bove, intenzionato a porre fine all’esperimento del movimento ‘autonomo’ ed avviare una fase di ‘reinserimento’ nella normalità politico-partitica del centrodestra casertano. Enzo Bove ha portato in dote al partito non solo Città Futura ma anche altri due simboli associativi che forse potrebbero trasformarsi in liste ed andare a rafforzare la coalizione.
A dare vigore a questa opzione sarebbe lo scontro tra ‘titanic’ che si annuncia per il controllo di Roma.
Alla sindaca uscente, Virginia Raggi, il Pd dovrebbe contrapporre l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri polarizzando lo scontro politico a ‘sinistra’ e marginalizzando la proposta del centrodestra, fatto che avrebbe spinto Giorgia Meloni ad abbandonare l’idea di un impegno diretto del partito nella capitale.
Il gioco dei contrappesi vorrebbe che Fratelli d’Italia si rafforzasse al Sud a scapito di Forza Italia, l’unico partito disposto ad attribuirsi una candidatura a sindaco nella capitale.
Il problema è che la strategia salviniana prevede di cominciare a confrontarsi con le realtà del sud e di faro con criterio.
La Lega rivendica la scelta del candidato sindaco ed è probabile che, se la Meloni puntasse su Napoli, Salvini potrebbe avere la strada spianata. L’unico ostacolo, al momento, è quello della debolezza oggettiva della lista leghista.
La presa di posizione oramai conclamata di Guerriero, sindaco scomodo per i politicanti, ma ‘spalleggiato’ dalla strada dagli sfiduciati cittadini, che vedono in lui coerenza e autenticità, e le difficoltà di Emilio Caterino (che potrebbe andidare un familiare stretto, e contrariamente ai tentatiti di abboccamento del sindaco Carlo Marino, resterà nel centrodestra) sono note, messe in evidenza dal consigliere azzurro Roberto Desiderio in una sua recente intervista.
La lista della Lega non decolla anche se c’è da dire che la situazione non è migliore negli altri partiti della coalizione. Se la Lega avesse diritto a scegliere il candidato sindaco ma avesse una lista troppo debole? Tornerebbe a farsi avanti Fratelli d’Italia che sosterrebbe Enzo Bove con la possibilità di uno scontro al calor bianco con i vertici di Forza Italia. Malgrado tutte le parole sulla linea romana c’è da dire che i tavoli romani di tutto si stanno occupando tranne che di Caserta.
Qualora si arrivasse alla situazione appena descritta, però, l’attuale uomo forte di Forza Italia, ovvero il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, sarebbe l’asso nella manica proposto da Antonio Tajani e Renato Gasparri, e che andrebbe certamente in contrasto con Bove. Non a caso tutte le opzioni restano ancora sul tavolo e lo slittamento della finestra elettorale al prossimo autunno può solo che fare bene alle coalizioni ancora alla ricerca di una strategia elettorale comune.
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