Conoscete le fontane gemelle di Caserta? Una, quella di Corso Giannone, è stata restaurata da un’associazione, l’altra, di via Gasparri, è in totale abbandono… In pochi ne hanno sentito parlare, dimenticate anche per il decadimento in cui versano. Ora, infatti, sono solo le due nicchie concave, dove riposa in pace l’iniziale progetto del loro ideatore, mentre resta l’amarezza di chi vede in loro la rappresentazione del degrado in cui ormai versa la città che ha dato loro origine. Purtroppo nessuno sembra curarsene e un altro pezzo della nostra storia va lentamente perduto.
Le due fontane, esterne al Parco Reale, versavano il flusso d’acqua in due cavità, ora gravemente danneggiate, deterioramento favorito dall’incuria di una città che alla sua estetica non è che tenga troppo.
La fontana di Corso Giannone, quella più in mostra, è stata restaurata nell’aspetto, ma non nella funzione, riportando il pezzo all’originale bellezza, ma lasciandolo senza vita. Un pezzo, per la verità, da anni in pezzi,una signora fontana ridotta a fontana barbona, con intonaco e ornie screpolate, senza il rubinetto, che con difficoltà dava ristoro, soprattutto nelle giornate di calura, ai maratoneti della domenica in entrata e uscita dal parco, ed alle generazioni di casertani “assetati” in età scolare, perché le elementari «De Amicis» e scuola media «Giannone» sono ancora ad un passo. Tra l’altro, prima del restauro era nota sull’ornia superiore dell’arco la scritta con lo spray “LAURIA”, opera forse di qualche vandalo nostalgico.
Chi è costui?
Noto ai meno giovani, che facevano notte ad ascoltarlo ai tavolini del Circolo Nazionale in piazza Dante, è l’ingegnere Mimì Lauria, un personaggio geniale, di grande cultura, grande affabulatore, musicista, che d’estate, arrivato il momento in cui scattava lo stop: «Ora tutti a bere», portava la compagnia in fila in pellegrinaggio a fare il pieno di acqua fresca proprio alla suddetta fontana.
Da sistemare, resta da sempre la “fontana Cenerentola”, quella di via Gasparri, disattivata da anni per motivi inspiegabili. Questa cavità orbitaria, come fino a poco tempo fa la gemella, è tutta un trionfo di screpolature, di intonaco desquamato e di scritte a spray.
Non ci è dato sapere perchè non sia stata ripristinata, quando in Via Gasparri erano in corso i lavori sistemazione viaria per collegarsi uniformemente a piazza Gramsci: restaurarla allora non avrebbe comportato una spesa eccessiva (una mano di pittura e un tocco di scalpellate alle ornie di granito potevano facilmente essere inserite nel contesto dei lavori già commissionati), invece NO.
… si chiacchiera e si mangia, ma NOI abbiamo sete…anche di giustizia!
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