Gli obbrobi, ovvero le pedane-fioriera che sono parte di quel progetto di riqualificazione del centro storico, costato 771.000 euro di fondi pubblici. sono ancora oggetto di discussione e di distruzione.
L’assessore Emiliano Casale, record man di preferenze e assessore per diritto, ha affermato il mese scorso, presso la casa comunale, davanti alle telecamere, alla presenza di una folta delegazione di commercianti, che le pedane “… si devono togliere, è un progetto sbagliato …”,
Quel “si devono togliere” … e quando?.
Il restringimento della carreggiata, intanto su Corso Triste sussiste grazie alle sopravvissute “inutili” pedane in legno, e nega di fatto il sogno proibito della parte centrale del Corso, a quei residenti e commercianti, la transitabilità e la possibilità di parcheggio su qui 500 metri di Corso Trieste, e fino a quando queste esisteranno su parte della carreggiata, l’eventualità di un corso nuovamente aperto al traffico si allontana sempre di più, nonostante gli appelli e le proteste dei ‘4-5 amici al bar’ che farebbero bene vendere la casa e la barca a mare a detta di Marino.
Nel mentre intanto, vengono sempre più a mancare. sia per scassi occasionali dovuti a casuali incidenti o deterioramento, si procede allo smantellamento delle stesse per scarsa manutenzione, anche se si poteva rivalersi, eventualmente, sul fornitore della commessa, contestandone il prodotto non idoneo.
Ma aspettiamo tutti che le pedane- fioriere si scassino o si deteriorino, così è tutto più semplice, non si dovrebbe dare conto a nessuno, e nessuno può dire niente.
Il delitto perfetto di una pedana.
E invece no, noi siamo convinti che, qualora l’assessore fosse realmente persuaso che Corso Trieste debba essere aperto al traffico, e che le pedane sono state un progetto sbagliato e la loro rimozione è necessaria e propedeutica all’apertura al traffico del tratto viario in questione, allora ci aspettiamo che questo proceda speditamente mettendo in essere tutte le misure tecniche e amministrative necessarie per concretizzare il suo pensiero, ha il ruolo ed i mezzi per farlo, altrimenti dimostrerà ancora una volta, lui come quasi la totalità di chi gravita nell’amministrazione targata Marino, che l’unica azione che può mettere in campo è quella “dell’intostamento dell’acqua”, pratica antica e inutile.
IL VIDEO INTEGRALE DEL COLLOQUIO CON L’ASSESSORE CASALE
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