CASERTA – Ancora problemi per Luigi Leonardi, l’imprenditore napoletano trapiantato nel casertano,il quale dopo aver denunciato i clan camorristici dell’agro aversano e del napoletano ha dovuto combattere anche con chi doveva tutelarlo,cioé, lo Stato.
L’ultimo atto in ordine di tempo,che ha confermato la solitudine del imprenditore ,essendo stato abbandonato dalle istituzioni dopo aver avuto il coraggio di denunciare gli appartenenti al clan Bidognetti, Mallardo ed alle famiglie di Secondigliano, c’è stato questa mattina quando ha avuto la notizia che per continuare ad avere la scorta quale testimone di giustizia avrebbe dovuto mettere a disposizione la propria autovettura.
“Preferisco essere ammazzato dalla camorra più che lottare contro lo Stato” ha affermato in un video da lui stesso pubblicato su Facebook. Di questa vicenda si interessarono anche Le Iene con Gaetano Pecoraro,il quale si recò anche in Prefettura a Caserta per chiedere spiegazioni sui motivi per i quali, già nel 2016, gli volevano revocare lo statuto di testimone e trasformarlo in quello di pentito.
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