L’operato di De Luca? Tanti social e molto clientelismo

Le inchieste giudiziarie che lo riguardano De Luca sono numerose e “molte sono finite nel dimenticatoio”, rivela il deputato Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia che aggiunge: “A Salerno capitano delle stranezze con i procuratori della Repubblica locali perché qualcuno improvvisamente si ritrova il figlio candidato col Pd, un altro diventa prima assessore e, poi, europarlamentare”. Cirielli…

Le inchieste giudiziarie che lo riguardano De Luca sono numerose e “molte sono finite nel dimenticatoio”, rivela il deputato Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia che aggiunge: “A Salerno capitano delle stranezze con i procuratori della Repubblica locali perché qualcuno improvvisamente si ritrova il figlio candidato col Pd, un altro diventa prima assessore e, poi, europarlamentare”.

Cirielli precisa: “Sul piano giuridico non significa nulla, ma dal punto di vista etico c’è da rimanere sbalorditi davanti a questo intreccio tra magistratura e politica”.

Il consenso politico di De Luca, secondo il deputato di FdI, “è drogato dalla politica delle fritture di pesce”. Nel 2016, infatti, De Luca, in occasione di un evento sul referendum costituzionale, chiese all’allora sindaco di Agropoli Franco Alfieri, noto per il suo clientelismo, di convincere i suoi concittadini ad andare a votare per il sì: “Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso”.

A tal proposito è molto duro il commento che ci lascia il leghista Severino Nappi: “A Salerno – ci dice il consigliere regionale – è nato un sistema De Luca, una gestione della politica clientelare e familistica, che è stato trasferito in Regione”. Secondo l’esponente leghista “De Luca è un pessimo amministratore.

La crescita di Salerno è stata soltanto uno sperpero di soldi pubblici per opere che, a volte, hanno anche deturpato la città, mentre in Regione lui verrà ricordato per la più bassa spesa dei fondi europei della storia della Campania”.

Sia Cirielli sia Nappi sono concordi nel sostenere che De Luca sia un uomo “tutto chiacchere e distintivo”. De Luca, durante il lockdown, è stato bravo a cavalcare la paura del coronavirus ma “i fatti concreti però dimostrano l’inefficienza della Regione Campania e ci sono indagini della procura di Napoli sia per tamponi sia per la gestione dei fondi”, dice Cirielli che lamenta i ritardi nel far partire la macchina organizzativa delle rianimazioni in Campania.

Fanpage ha denunciato che la ditta che ha costruito l’ospedale Covid sul modello lombardo ha iniziato a lavorare prima che si facesse la gara”, gli fa eco Nappi che, poi, incalza: “De Luca, grazie al cabaret della paura, si è mostrato come salvatore delle vite ma la Campania è stata la Regione che ha avuto più contagi e meno tamponi”.

“Anche la tanto decantata capacità di controllare il territorio è stata un bluff”, spiega Cirielli riferendosi al caso di Mondragone. “Lì c’era un focolaio e, siccome si trattava dei rom tanto cari alla sinistra, persone che sono uscite tranquillamente durante il lockdown, e il governatore ha minimizzato finché, ora, è stato costretto a chiamare l’esercito”, attacca Cirielli.

In definitiva, Se De Luca dovesse vincere sarebbe soltanto grazie ai suoi video divenuti virali grazie a un massiccio investimento sui social (53mila euro investiti secondo Repubblica).

“De Luca Non è una persona abituata al contraddittorio, il suo è sempre un monologo informativo condito da toni pittoreschi e da cabaret. Quando non riesce a replicare alle sue inefficienze, offende l’altro sul piano personale”, sentenzia Cirielli.

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