Un uomo di 42 anni di Aversa è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia della città normanna dopo che per l’ennesima volta ha picchiato la moglie, una donna di 43 anni.
La donna ha riportato ferite al braccio destro e sinistro, oltre a delle ecchimosi alla gamba destra. Ai carabinieri intervenuti ha raccontato che le violenze andavano avanti da tempo, sin dai primi mesi della loro convivenza nel maggio del 2022 e che finanche la sera precedente quest’ultimo episodio era stata picchiata.
A richiedere l’intervento dei militari sono stati i genitori della donna appena hanno appreso dalla stessa quanto accaduto. Al loro arrivo i carabinieri dell’Arma hanno subito notato, sul corpo della donna le varie ferite. Agli inquirenti la vittima ha riferito di essere stata picchiata dall’uomo con un mestolo mentre aveva tra le braccia il figlio neonato e che alla base dell’aggressione ci sarebbero stati futili motivi.
La 43enne ha anche aggiunto di essere stata picchiata anche la sera precedente, ma non ha chiamato i carabinieri per paura di una reazione ancora più violenta da parte dell’uomo. Il 42enne è stato arrestato e condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. È importante sottolineare che l’uomo era già stato denunciato in precedenza dalla donna per episodi simili di violenza domestica.
Storie di questo tipo, purtroppo, continuano a essere all’ordine del giorno. La propria casa, il luogo che dovrebbe essere il più sicuro del mondo, diventa per molte donne una vera e propria prigione. Gli ammonimenti per atti persecutori derivano molto spesso da richieste da parte della vittima, come ad esempio nei confronti di un partner che non accetta la fine della relazione. Quelli riguardanti, invece, la violenza domestica possono essere irrogati a partire dalle indagini delle forze dell’ordine o dai referti che provengono dagli ospedali, i quali, molto spesso, devono far fronte a donne con ematomi e ferite, derivanti da colpi provocati da un’altra persona e non da semplici incidenti.
Queste segnalazioni, però, possono giungere anche da amici, parenti o anche solo un vicino di casa che, con coraggio, denunciano l’accaduto. Per far fronte a questa terribile situazione il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Napoli ha avviato una campagna di prevenzione per non lasciare sole le donne vittime di violenza, offrendo loro supporto e aiuto in caso di necessità e convincendole a denunciare i propri aguzzini prima che accada l’irreparabile. Lo scopo è quello di fornire una “via di salvezza” per tutte coloro che vengono oppresse e vessate da uomini violenti, ma che in realtà uomini non sono in quanto sono dei criminali
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