Musica, musicante, cà n’abbaramm’ a spes, parola di governatore.

Il cantastorie salernitano, De Luca dovrebbe alla “Regione Campania” spiegare come può spendere e cosi, “sprecare” un milione di euro per 6 serate di musica classica, quand’anche contaminata dalle sperimentazioni e dalle invenzioni più o meno contemporaneiste di Bollani, ma soprattutto di David Garrett. Cifra  per gli artisti 700mila euro . Ovviamente a nostro avviso, non…

Il cantastorie salernitano, De Luca dovrebbe alla “Regione Campania” spiegare come può spendere e cosi, “sprecare” un milione di euro per 6 serate di musica classica, quand’anche contaminata dalle sperimentazioni e dalle invenzioni più o meno contemporaneiste di Bollani, ma soprattutto di David Garrett.

Cifra  per gli artisti 700mila euro . Ovviamente a nostro avviso, non ci vuole un “esperto” per stilare un cartellone come quello di Un’Estate da Re, avendo così tanti soldi da gestire. Oltre 700mila euro, ci sono spese che si avvicinano alla cifra di un milione, a partire dai 100mila euro previsti per il palco e per le sue attinenze. I nostri lettori, sono a conoscenza che Caserta Kest’è annovera tra le sue file ò mast e fest, dal quale abbiamo raccolto e qui riportiamo il suo pensiero.

Guerriero: ”Troppo, decisamente troppo, direi una cifra esorbitante. Nessuno si permette di avanzare dubbi e perplessità perché bisognerebbe guardare bene la filiera delle relazioni tra chi organizza gestendo questo fiume di denaro pubblico, e i vari rappresentanti, procuratori, impresari e chi più ne ha più ne metta.Però una cosa si può dire: si tratta di un dispendio di denaro non indifferente, che di questi tempi andrebbe chiaramente moderato.”

Ad esempio, ricordiamo la storia del palco: la società Costruzioni Generali con sede a Marano di Napoli si occupa degli allestimenti da tre anni. Nella prima edizione, tra palco e tutto il resto, l’importo consegnato e rendicontato da questa società fu di 300mila euro. In quel caso, fummo distratti noi a non trovare questa nota di rendiconto.

L’anno dopo, utilizzando un service locale, la stessa Costruzioni Generali, spese 30mila euro, cioè solo il 10% di quello che alle casse pubbliche della Regione Campania erano costati gli allestimenti della prima edizione.

E non ci risulta che il palco fosse meno sicuro cioè, pericolante. Anzi, secondo noi, non vi è stata alcuna differenza tra l’allestimento del primo anno e quello dell’anno successivo, se non per il fatto che questo costò 10 volte in meno rispetto al primo.

Proprio in queste ore, è in atto, a Napoli, una gara per l’aggiudicazione dei servizi palco e allestimenti di questa edizione di Un’Estate da Re. Il soggetto appaltante è la Scabec, cioè la Regione Campania, quella società di scopo  che De Luca controlla in maniera ferrea, avendone affidato il controllo di potestà a soggetti salernitani di sua stretta fiducia e di sua stretta osservanza.

Bisogna dire che per quest’anno l’importo previsto è di 100mila euro. Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto stamattina alle 10, mentre le buste saranno aperte, in modo da aggiudicarle, almeno sulla carta, in base al massimo ribasso, a mezzogiorno in punto.

Una domanda vogliamo rivolgerla alla Scabec: che ci facevano nei giorni scorsi gli operai della Costruzioni Generali, con tanto di maglietta aziendale, nella zona dell’Aperia della Reggia? Come mai si occupavano già della gestione di quei luoghi, visto che la gara non è stata ancora aggiudicata?

Forse qualche lavoro dell’anno scorso rimasto incompiuto, e quindi ancora da definire? Un po’ inverosimile da credere visto che  quel pacchetto è chiuso e che la Costruzioni Generali è stata già pagata per i servizi del 2018.

Vediamo a mezzogiorno chi vince la gara e poi magari facciamo un “ritornino”sulla vicenda.

https://www.facebook.com/vincenzodeluca.it/videos/469018487232892/

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