NELLA REGGIA REGNA INDISTURBATO IL CIMITERO DI BICI

La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, parte dell’inestimabile patrimonio storico culturale del nostro meraviglioso paese,  è una dimora storica appartenuta alla casa reale dei Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. In termini di volume, la reggia di Caserta è la più grande residenza reale del mondo con oltre 2 milioni di…

La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, parte dell’inestimabile patrimonio storico culturale del nostro meraviglioso paese,  è una dimora storica appartenuta alla casa reale dei Borbone di Napoli, proclamata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

In termini di volume, la reggia di Caserta è la più grande residenza reale del mondo con oltre 2 milioni di metri cubi di estensione.

Certo, dobbiamo dire che i dati sui visitatori sono in costante aumento nel 2019 rispetto all’anno precedente, che pure si era chiuso con un bilancio più o meno accettabile.

Ma, andando oltre questi numeri, la prima sensazione che prova il visitatore è quella di una condizione di abbandono e trascuratezza.

Ora… sarebbe motivo di grande orgoglio patriottico potervi raccontare di una visita estasiante, circondati da ordine, pulizia, educazione e rispetto, ma la insanabile piaga di degrado della città di Caserta, non ha risparmiato questo capolavoro in termini tali da indignare anche il turista più sprovveduto e meno documentato.

Appurando una realtà molto diversa dalle immagini di cartolina proposta, in cui l’erba sembra curata con la magniloquente residenza borbonica che appare immersa in un prato verde. La bellezza della Reggia è intatta, ma quel che manca è la cornice!

Infatti, abbiamo ricevuto tante segnalazioni da parte di cittadini che denunciano la presenza di decine e decine di biciclette abbandonate all’interno della Reggia.

Come si fa ad avere una bellezza architettonica come la Reggia e i suoi giardini  e vedere un grande deposito delle biciclette che furono. O, se preferite, un piccolo museo degli orrori, coperte da teloni, senza che nessuno se ne occupi?

Il cimitero delle biciclette è qui.  Il viale del tramonto di quello che era il progetto del bike sharing con Airwheel e rickshaw all’interno del Parco della Reggia di Caserta. Con questi mezzi era possibile visitare la maestosita’ del Giardino all’Italiana ricco di statue e fontane, godendo della liberta’ delle due ruote e respirando l’aria dolce e priva di smog del Bosco Reale.

      

 Quel progetto è naufragato. E le biciclette residue restano ad arrugginire nelle loro rastrelliere, senza che nessuno le utilizzi più. Campanelli e manubri, ormai, dopo tanti anni di esposizione a pioggia, vento ed umidità, sono ormai ossidati. Ad aumentare la sensazione di degrado, una catasta di oggetti ammucchiati proprio di fianco alle biciclette.

C’è bisogno che si intervenga in maniera celere.

L’invito è stato fatto recapitare ad Antonio Lampis, direttore ad interim della Reggia di Caserta e Direttore generale dei Musei del Ministero dei Beni culturali, congiuntamente è stata inviata una sollecitazione ulteriore al ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli da parte del movimento CasertaKest’è, perché ci sono occhi e occhi. Quelli che ne esaltano la meraviglia e quelli che ne vedono l’abbandono. E forse vedono la verità entrambi.

Proprio per questo, bisognerebbe dare ascolto non solo agli applausi ma anche ai fischi.

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