Orti urbani, fallito nel 2012 , l’amministrazione Marino ci riprova

CASERTA – Il Consiglio comunale, nel corso della sua ultima riunione, ha approvato all’unanimità il Regolamento per l’adozione delle aree verdi come Orti urbani della Città di Caserta, già definito nel marzo scorso dalla Giunta su proposta del vicesindaco Franco De Michele. L’Amministrazione – dice il sindaco Carlo Marino – prosegue nello sviluppo di iniziative…

CASERTA – Il Consiglio comunale, nel corso della sua ultima riunione, ha approvato all’unanimità il Regolamento per l’adozione delle aree verdi come Orti urbani della Città di Caserta, già definito nel marzo scorso dalla Giunta su proposta del vicesindaco Franco De Michele.

L’Amministrazione – dice il sindaco Carlo Marino – prosegue nello sviluppo di iniziative che incentivano la partecipazione dei cittadini in maniera attiva alla vita della comunità e alle relazioni che essa genera. Auspico che questa possibilità sia colta dal maggior numero di casertani, contribuendo al rafforzamento del legame tra il territorio e la cittadinanza.

Il Regolamento – spiega il vicesindaco Franco De Michele – nasce da quello più ampio che disciplina la collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni, varato dalla nostra Amministrazione nella convinzione di coniugare lo sviluppo locale e quello di reti sociali.

Su proposta del Forum dei Giovani, mettiamo la sottoscrizione di patti di collaborazione tra Comune e cittadini al centro degli interventi per la cura e la rigenerazione dei beni comuni da destinare ad Orti urbani.

E’ evidente, infatti, il valore sociale degli Orti urbani, che contribuiscono a sviluppare relazioni tra i cittadini, anche per il recupero di specifiche difficoltà sociali. Diventa allora determinante lo sviluppo del bene comune sia dal punto di vista materiale per la rigenerazione delle aree, che da quello immateriale quale fattore di promozione sociale.

Il Regolamento – prosegue il vicesindaco – è ispirato da linee guida molto precise circa il rispetto di pratiche agricole di tipo biologico da adottare nelle aree verdi, nonché alle esigenze di sostenibilità ambientale, economica, sociale delle attività che vi saranno svolte.

Gli obiettivi fondamentali sono la socializzazione e l’inclusione: fattori che contribuiranno ad animare il territorio e a renderne più forti l’identità, il riconoscimento e la tutela da parte dei cittadini.

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