Policlinico, grido d’allarme dai fornitori e dai sub fornitori.

 Lo stop al cantiere risalente a diverso tempo fa per il fallimento della società aggiudicataria dell’appalto, Le Condotte, non ha bloccato il lavoro soltanto ai tanti operai che hanno dato vita al cantiere. Fornitori e sub fornitori, infatti, hanno avuto un colpo non indifferente se si considera che i loro crediti nei confronti della società…

 Lo stop al cantiere risalente a diverso tempo fa per il fallimento della società aggiudicataria dell’appalto, Le Condotte, non ha bloccato il lavoro soltanto ai tanti operai che hanno dato vita al cantiere.
Fornitori e sub fornitori, infatti, hanno avuto un colpo non indifferente se si considera che i loro crediti nei confronti della società vanno dai 200.000 al milione di euro.  E poche speranze sembra possano profilarsi all’orizzonte.
Il fascicolo dei fatti riguardanti il Policlinico sono ora in amministrazione straordinaria.
“Per ora sono stati messi in vendita tutti i lavori a capo della società, ma i soldi che possono derivare da tale vendita non verranno di certo utilizzati interamente per sanare gli ingenti crediti nei nostri confronti”, dicono alcuni titolari di ditte che hanno fornito materiali edili al cantiere senza ricevere ad oggi la retribuzione pattuita. Dalle vendite, “si ricaveranno le risorse per pagare le tasse, i lavoratori e altri contributi. Ciò che resta dovrebbe essere suddiviso tra i fornitori dei diversi cantieri bloccati”, continuano sconfortati, con la lieve speranza di poter ottenere almeno il 10% del credito fra almeno cinque anni. Intanto, il cantiere del Policlinico è stato messo in vendita, stando alle voci dei fornitori, come tanti altri cantieri.
Dunque, sembrerebbe ancora lontana la realizzazione completa di quello che sembra uno degli appalti pubblici più ingenti degli ultimi dieci anni.
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