Il Sindaco Carlo Marino ha ufficializzato tramite i media, che a Caserta si è abbassata la quota di differenziata. Incredibile… ma vero, e sarebbe davvero un caso unico in Italia tanto che sicuramente attiverà in automatico l’attenzione delle autorità. Infatti sembrerebbe che dalla 50% del 2015 con punte che arrivavano al 53- 54% su base mensile oggi è il 44%.
Intanto qualcuno si pone delle domande, come noi vogliamo trovare risposte, eppure non ci sono state emergenze che hanno lasciato per mesi i rifiuti nelle strade a tal punto da alterare l’esame del differenziato, nei cambi di organizzativi o di metodi, applicata alla raccolta, questo fa pensare e non poco. Di fatto, questo incredibile evento, è coinciso con un inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha indagato sulle quantità versate nella piattaforma di trasferenza e quelle dichiarate nelle bolle di accompagnamento, che non pochi dubbi hanno lasciato. Si apprende, che gli autisti uscivano dall’impianto senza esserne in possesso, diversamente da come imposto dalla legge in vigore.
Si assemblano domande a ripetizione, ma se in Italia la produzione del rifiuto organico ovvero dell’umido diminuiva, a Caserta cresceva, è normale che la somma complessiva la cifra di valore assoluto della raccolta differenziata di cui la frazione umida e componente importante aumentava.
Noi cittadini, vorremmo che in maniera elementare, il sindaco Marino e l’assessore Federico, apprendere, come si arriva a 44% e la relativa cifra di incidenza, la percentuale nella percentuale di rifiuto organico volendolo confrontare con quelle cifre del passato, per fare qualche nostra deduzione, non nascondiamo che qualche pensierino l’abbiamo fatto…a pensar male si fa male ma…,
non è perché oggi le bolle vengono fatte notte per notte e quindi la cifra della frazione umida sia precipitata?
Noi miseri cittadini, possiamo solo continuare a pagare e supporre, in attesa dell’esito delle indagini.
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