CASERTA – Si sono festeggiati da poco i trent’anni dalla vittoria dello scudetto della squadra di basket JuveCaserta, nel 1991 sponsorizzata Phonola; primo e unico scudetto di un team del Mezzogiorno fino alla vittoria di Sassari, ma ancora oggi il tricolore conquistato dalla storica società bianconera è il solo del Sud continentale.
Ci viene comunicato alle ore 18.30 circa di un rogo presso il Palamaggiò.
Lungo la strada che da Piana di Monteverna conduce al Palamaggiò, era visibile un rogo nel mezzo dei campi.
Ciò che desta preoccupazione è proprio il colore scuro della nube, che fa presupporre la combustione di materiale plastico e quindi nocivo, nonché la presenza di campi coltivati nei dintorni e della prossimità con il Fiume Volturno e con i centri abitati.
Quattro squadre dei vigili del fuoco di Caserta sono impegnate nel circoscrivere le fiamme di un vasto incendio che ha interessato il Palamaggiò, tempio del basket di Caserta, da anni sottoposto a gestione commissariale. Le fiamme si sarebbero sprigionate da una palestra minore utilizzata per gli allenamenti. I vigili del fuoco e i carabinieri non escludono il dolo dal momento che l’impianto è in disuso e privo di energia elettrica per cui è difficile che possa essersi prodotto un corto circuito. Il Palamaggiò è lo storico impianto in cui la Juvecaserta ha giocato e si è allenata conquistando la vetta del campionato di serie A nazionale e vinto numerosi trofei internazionali.
«Non ero a Castel Morrone. Tuttavia, non appena sono stato avvisato dell’incendio, intorno alle 18:30 mi sono precipitato sul posto», dichiara il sindaco del borgo Gianfranco Della Valle, sul cui territorio ricade la struttura sportiva. «Ho allertato il curatore fallimentare del palazzetto e il comando della polizia municipale, i cui agenti sono stati di supporto ai carabinieri e ai vigili del fuoco nella gestione dell’emergenza; in particolare della viabilità. Le fiamme hanno interessato il campo alternativo, che si trova in un edificio più basso, attaccato, però, al palazzetto. Voglio sperare che sia trattato di un corto circuito, anche se, allo stato, l’ipotesi dell’incendio doloso non mi sento di poterla scartare. Saranno, in ogni caso, gli inquirenti a fare luce sulla vicenda. Nel frattempo – conclude il sindaco –, resta il rammarico. È davvero un peccato».
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