PARETE – Vincenzo Russo, il 35enne di Parete, disoccupato, sposato, con un figlio piccolo, accusato di aver ferito con un colpo di pistola alla testa, la vigilia di Natale scorso, Luigi Pellegrino di anni 15, che risponde anche di lesioni gravissime e detenzione illegale di arma da sparo, visto che la pistola usata, una calibro 9×21, mai trovata, non era posseduta legalmente, dichiara davanti al Gip Barbara Del Pizzo, giudice che ha che ha firmato il suo arresto, che in quel campo davanti alla sua abitazione non era il solo a sparare.
Ad indirizzare i carabinieri sulla pista gusta sarebbe stata una donna.
Ex compagna del presunto “pistolero”, il 35enne Vincenzo Russo, è la figlia di un ras vittima di un agguato.
Sarebbe stata proprio lei ad affermare che Russo, detto ‘Cimminello era nel terreno da cui erano stati esplosi i colpi d’arma da fuoco.
Russo era talmente impaurito che avrebbe voluto recarsi a casa Pellegrino per intimidire i genitori di Luigi. Ma il fratello l’avrebbe fermato perché, “è inutile che vai, se parlano li riempiamo di mazzate“.
Russo davanti al Gip, ha ammesso che vi sarebbero state altre due persone che provavano le pistole per Capodanno.
‘Provare’ le pistole per capodanno è una folle abitudine, che ancora resta radicata nelle nostre zone, e per una ‘prova’ un ragazzo potrebbe perdere la vita.
Lascia un commento