L’ordinanza per divieto vendita e spari di fuochi pirotecnici, emessa dal Sindaco Carlo Marino, è un cruccio, in tanti vorrebbero capire se perchè si aveva a cuore la tutela dei cittadini oppure perché “andava fatta“.
Ebbene, cari lettori ci poniamo questa domanda perché in viale Paolo Borsellino, antistante la Tenda di Abramo, vi erano bancarelle autorizzate alla vendita di giocattoli e fuochi pirotecnici non vietati, ma da alcuni frequentatori, appiamo certezza, che sono stati venduti anche quelli non consentiti, così come in altre zone della città, anche perchè notorio che c’era nessun controllo da parte delle autorità competenti.
Mentre per l’evento denominato “COMUNALIA 2019” da 250.000,00 euro, di cui solo 21.122,04 per pubblicità, sono stati previsti concerti in tutte le chiese parrocchiali, due spettacoli nel teatro di via Mazzini, le giornate del presepe vivente della Vaccheria, il tutto a titolo gratuito, quasi per demotivare chi vuole organizzare eventi.
Un altro discorso, c’è da fare invece per i piani straordinari di sicurezza della cosiddetta “MOVIDA” delle vigilie con afflusso di pubblico. A tal proposito tanti chioschi che somministravano alcolici con autorizzazioni rilasciate che hanno innescato anche “conflitti tra operatori commerciali a posto fisso e ambulanti amici degli amici degli amici di qualche dipendente amico dell’assessore al ramo”.
Per non parlare della totale mancanza dell’ordine pubblico, della sicurezza, dei controlli sanitari.
Abbiamo inoltre,motivo di credere che le delibere dalle dimissioni della Corvino in poi sono, secondo noi, illegittimi o illegali, ma di questo ci occuperemo nei prossimi giorni.
Infatti, il presidente di Caserta Kest’è, dott. Ciro Guerriero, interpellato sulla questione ha sottolineato che : “L’alcol senza limiti e controlli, è alla base dei fenomeni di “mala movida” sempre più diffusi che stanno devastando la nostra città . Tra “all you can drink” e “shot no limits” si consumano le serate, sopratutto di fine settimana, per migliaia di giovani, spesso persino minorenni. Una politica miope che ritiene l’alcol un prodotto qualunque e l’assenza di un efficace piano di controlli che impedisca che si consumi alcol ovunque, anche in esercizi non autorizzati, sta scatenando una competizione che continua a far scendere i prezzi e la qualità dei prodotti. Il risultato: barriere di accesso al consumo di alcol sempre più basse, se non inesistenti, anche per i più giovani e persino per i minori. La situazione, ha dichiarato Guerriero, è sfuggita di mano ed è oramai insostenibile. Si continuano ad emanare ordinanze anti alcol ma si lascia che il centro ed altre importanti zone della città diventino zone franche in cui chiunque possa far consumare alcol anche senza le necessarie autorizzazioni. In nessun altro Paese, prosegue il presidente di Caserta Kest’è, la gestione dell’alcol è lasciata alla mercè di chiunque. È necessario che si avvii un serio piano di controlli che faccia anzitutto chiarezza tra locali autorizzati e non autorizzati e contemporaneamente adotti tutte le misure consentite dalla legge per contrastare l’abuso di alcol ed in particolare il consumo da parte dei minori. Siamo pronti a scrivere a Prefetto e comandante della Polizia di Caserta perché assumano iniziative coerenti con la gravità della situazione”,conclude Guerriero.
Purtroppo, questa è la città che vuole l’amministrazione Marino, che con queste modalità intende incrementare il turismo è di conseguenza, l’economia di Caserta. Città abbandonata tra l’immondizia, strade dissestate e mancanza di sicurezza.
Infatti, per “tutelare se stesso”, il sindaco Marino emette 3 ordinanze, rispettivamente la 108 e 109 del 30 dicembre 2019; la 110 addirittura del 31 dicembre, poche ore prima della fine dell’anno; ordinanze che vengono giustificate attraverso la dicitura “Promozione turistica”, con l’autorizzazione di un palco 6X4 e casette di legno 3X3 in piazza Dante dalle 22,30 del 31/12 alle ore 3,30 dello 01/01/2020 aree prospicienti i Circoli Nazionale e Sociale.
Alquanto ridicola è l’ordinanza n.110 del 31 dicembre 2019 che vietava la vendita per asporto e la somministrazione di bevande di qualunque genere da vendere in contenitori di vetro o lattine, ricordando che l’evento in questione si svolgeva in Piazza Margherita, quindi vicino al supermercato Carrefour, senza il minimo di controllo.
Più sconvolgente è il fatto che con tale ordinanza Carlo Marino, estendeva il divieto a tutti “gli esercizi pubblici, esercizi commerciali, attività di commercio su area pubblica, attività artigianali del settore alimentare, circoli e altri punti di ristoro ubicati nell’area circoscritta dalle seguenti strade e di tutte le traverse che ad esse afferiscono, seguono 24 toponimi di strade e piazze. Ma si “dimentica” Piazza Margherita, Piazza Ruggiero e Piazzetta Correra di via G.B.Vico.
E poi, in ultimo e per completare il suo “lavoro” da Sindaco, tutte le ordinanze, sono comunicate comando Polizia Urbana, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza .
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