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Salvini fa il pienone a Caserta, c’è voglia di cambiamento

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Un ingresso da star per Matteo salvini sulle note di “’O surdato ‘nnammurato” , come pegno d’amore nei confronti di una terra più volte bistrattata: “Fino a due anni, né io né voi avremmo mai immaginato di incontrarci qui, in una piacevole serata casertana”.

Queste le prime parole del candidato premier della Lega, Matteo Salvini, in visita nella giornata di ieri al cinema San Marco di Corso Trieste.

E a quel perdono, chiesto addirittura in ginocchio, deve aver seguito una piena assoluzione, poiché ad accogliere il leader dell’ex Carroccio non c’erano quattro cittadini, ma un vero e proprio bagno di folla.

La sala, il suo esterno, i corridoi laterali, lo spazio antistante il palco, erano pieni zeppi,con uditori ammassati come sardine. Tantissimi anche i giornalisti accreditati.

Seduto in prima fila con i vari dirigenti,  Ciro Guerriero quale coordinatore territoriale, da tutti ritenuto l’artefice di questo straordinario successo, dichiara: ‘La partecipazione entusiasta di oltre mille persone all’incontro con Matteo Salvini,  questa sera  a Caserta,  è un dato di enorme rilevanza  che attesta  un gruppo coeso capace di divulgare il programma proposto dalla Lega in modo da sposarsi al territorio in maniera semplice. “PRIMA GLI ITALIANI” sono certo che partire da tale concetto si insinui un cambiamento che non solo sia possibile, ma ormai assolutamente necessario e improcrastinabile…#andiamoagovernare’.

Pina Castiello candidata al collegio uninominale di Aversa, apre il convegno : “Un’accoglienza meravigliosa, a dimostrazione che la consacrazione della Lega a primo partito della Campania, non è un’utopia.

L’entusiasmo e la voglia di partecipazione come sano antidoto contro la politica di malaffare, contro chi continua ad urlare all’onestà solo per proteggere gli altri. La Lega resta l’unica forza capace di risollevare la precaria situazione del Mezzogiorno, e sono certa che la moltitudine di elettori casertani, ci darà i numeri necessari per condurre questa terra alla sua completa resurrezione.”

Tra i presenti, anche Gianluca Cantalamessa (candidato collegio uninominale di Torre Del Greco), Claudio Barbaro (capolista collegio proporzionale Benevento/ Caserta/Avellino e storico coordinatore di “Noi con Salvini”), Salvatore Mastroianni (plurinominale camera Caserta/Aversa) e Ciro Salzano (proporzionale Senato collegio di Afragola).Eppure, mentre all’interno del cinema la folla acclama il leader leghista quasi come fosse una rockstar, fuori dalle mura imperversa il corteo antifascista di 150 persone circa, organizzato dai centri sociali, costringendo il Comune a mobilitare una massiccia presenza di forze dell’ordine, onde evitare l’avanzata dei manifestanti.

Il corteo di circa 150 persone composto da rappresentanti di Cgil, Cidis, Cisl, Generazione Migrante, Laboratorio Sociale Millepiani, Rain Arcigay, e Scira Movimento degli Studenti, tutti uniti nel grido: “Caserta contro ogni razzismo”.

Ma a quella parte di cittadinanza che lo ha accolto con biasimo, Salvini risponde: “Basta con queste accuse, non esistono più né i fascisti né i comunisti, ma solo liberi e servi, chi ama l’Italia e chi, invece, vorrebbe distruggerla”.

I punti presentati per la risoluzione delle difficoltà in Terra di Lavoro, non si discostano dai pilastri portanti del programma su scala nazionale: certezza di un futuro più prospero per i giovani, incremento del lavoro e della sicurezza, abolizione della legge Fornero, riduzione della pressione fiscale e lotta alla criminalità ed all’immigrazione incontrollata.

“A Caserta, perfino morire è diventato un lusso” – dichiara con sarcasmo Salvini, in riferimento alla tassa sui loculi cimiteriali introdotta dall’amministrazione comunale – ma soprattutto trovo assurdo che i cittadini campani siano costretti a pagare tasse esorbitanti sui rifiuti per poi ammalarsi di tumore. Chi specula sulla salute della gente merita la galera, basta con i business della camorra ”. Un’azione di risanamento ambientale atta al completo recupero della Campania Felix, in una terra col pil agricolo tra i più alti della nazione, pronta a perseguire un nuovo sviluppo agroalimentare al fine di rilanciare il ‘100% made in italy’. Ma anche lotta alla corruzione delle cooperative ed all’invasione di massa, in una chiara denuncia verso quel “ricettacolo di delinquenti e spacciatori che tutto porta fuorché sana occupazione”.

Il candidato premier -.Non prometto risoluzioni immediate, ma solo cominciare a mettere un po’ di ordine. E questo vuol dire che se il ministro degli Interni Minniti va a Castel Volturno e crede che per risolvere il problema dei clandestini basti insegnargli l’italiano, io il problema degli spacciatori di Castello Volturno lo risolvo mettendoli sul primo aereo o barcone e rispedendoli a casa loro. Sogno un’Italia su modello Canadese, dove chi chiede di essere accolto deve superare un lungo iter di selezione e dimostrare di essere una vera risorsa per il Paese”.

 

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