Sequestrato il lanciafiamme di De Luca è in pericolo il processo elettorale.

Oggi, con un volume di contagio più marcato rispetto a quello di aprile e maggio, il governatore dovrebbe passare dal lanciafiamme semplice a quello al napalm, storicamente usato dagli americani in Vietnam. E invece tace. Perché oggi alzare il livello della tensione significherebbe mettere in pericolo il processo elettorale, l’unica cosa a cui De Luca tiene e…

Oggi, con un volume di contagio più marcato rispetto a quello di aprile e maggio, il governatore dovrebbe passare dal lanciafiamme semplice a quello al napalm, storicamente usato dagli americani in Vietnam. E invece tace. Perché oggi alzare il livello della tensione significherebbe mettere in pericolo il processo elettorale, l’unica cosa a cui De Luca tiene e pensa.

Dopo aver fatto precipitare la  Campania all’ultimo posto in Italia per analisi approfondite effettuate, ora fa anche peggio, non riuscendo a mantenere in più delle volte quello standard di 1.800/2.000 tamponi che il suo sistema sanitario ha dimostrato di poter effettuare

Non vogliamo pensar male, anche se, senza presunzione alcuna c’azzecchiamo sempre, non è che sta impartendo alle Asl di tutta la Regione la direttiva di non fare molti tamponi, perché questo farebbe salire ancor di più la quota dei nuovi positivi giornalieri, con la conseguenza di mettere in pericolo l’appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre?

Eppure, se riflettete, ci sono tutte le condizioni epidemiologiche per alzare il numero dei tamponi. Un incremento che dovrebbe venire da sé, automaticamente. Questo perché esistono focolai individuati per i quali si può stabilire una potenziale filiera del contagio che andrebbe, senza sé e senza ma, immediatamente controllata affinché non se ne formino altre laterali. E invece siamo finanche arrivati, qualche giorno, sotto i mille stando comunque su una media che esprime l’inquietante indice del 2% dei contagi, i quali, in caso di una normale operazione di verifica di 6 milioni di abitanti che potrebbe essere di 4/5 mila tamponi al giorni, avrebbe potuto determinare, in condizione di questo indice, un dato 80/100 nuovi positivi al giorno.

Il governatore è troppo impegnato per la sua riconferma, come salvatore della Campania, e non risponderà ma, dovrebbe farlo. La verità cari lettori è che non ha mai pensato alla salute dei campani ma solo alle sue elezioni.

Crepasse anche tutta la Campania, l’importante è che questo capiti oltre il 20 settembre, data che peraltro diventa evocativa. In quel caso fu completata l’Italia, in questo caso verrà sfasciato ulteriormente il tessuto morale della nostra regione.

Comunque, ritornando ai numeri, approfittiamo di questo articolo per fornirvi i dati regionali completi e quelli nazionali.

 

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