Sicurezza :La Reggia e i suoi varchi

E d’improvviso si scopre che la Reggia è un colabrodo. Ha fatto scalpore l’intrusione di un tizio nel parco della Reggia con tanto di auto e contorno di bagno nella fontana. Ma indignazione e stupore dei più, per il livello di sicurezza della Reggia, quanto sono giustificati visto che è così da un bel po’,…

E d’improvviso si scopre che la Reggia è un colabrodo.

Ha fatto scalpore l’intrusione di un tizio nel parco della Reggia con tanto di auto e contorno di bagno nella fontana. Ma indignazione e stupore dei più, per il livello di sicurezza della Reggia, quanto sono giustificati visto che è così da un bel po’, anzi è peggiorato negli anni sotto gli occhi di tutti?
Certo alla scarsa sicurezza degli accessi, si è opposto finora il solito “manca il denaro”. Sarà stato anche vero (pare però che per presidi di sicurezza si possa attingere anche a speciali fondi statali antiterrorismo) ma quel che che è certo che ciò che mancato è soprattutto la diligenza del buon padre di famiglia, specie per evitare il peggioramento della situazione.

E vediamo dunque di che si tratta : i varchi son tanti davvero ma, per lo più, restano sbarrati, sia pure in maniera precaria. Il vero punto debole è in via Gasparri, dove a distanza di pochi metri esistono ben 3 varchi e certo non del tutto affidabili.
Prendiamo, ad esempio, quel che dà accesso al parcheggio per i dipendenti reggia e per la struttura locata al consorzio mozzarella.

Ebbene, in quel varco, la sbarra, che dovrebbe essere azionata dall’addetto all’interno del gabbiotto, sta sempre alzata – da oltre #3anni – perché è guasto il motore elettrico.
Ora, il comune mortale si chiede: ok mancavano i soldi, ma quanto sarebbe costata la riparazione di una sistema così elementare? E poi, se vero che c’è una sbarra non guasta ma inattiva al varco di Ercole, in attesa di babbo natale, non poteva intanto farsi uno scambio di motore? Sarebbe stato pretendere troppo spirito d’iniziativa? Ma c’è di più. Il vero problema è che non funziona più nemmeno lo sbarramento tra il parco e l’area parcheggio dipendenti/ consorzio e nemmeno esiste separazione tra questa e l’adiacente parcheggio della prefettura ( accesso da 2º varco, per lo più incustodito).

Il risultato è che oggi chiunque entri ( legittimamente o non ) per parcheggiare può – indisturbato – penetrare nel parco della Reggia e, sia chiaro, non avrà dimostrato di avere chissà quali capacità perché tutto ciò può essere fatto anche da un bambino.
Inoltre, a complicare la situazione, ci sarebbe anche una facilitazione di accesso per gli appartenenti alla A.M. che coinvolgerebbe il 3º varco di via Gasparri e perfino un cancello del Palazzo.
Insomma, come si vede, una situazione di particolare degrado organizzativo e obiettivamente di non facile risoluzione e non solo per l’aspetto economico, e perciò tutt’altro che le facili conclusioni sui social che riconducono l’occorso alla sola responsabilità degli addetti.
Comunque, ora, su tutta questa situazione, per quanto consolidata da anni, si è finalmente risvegliata l’attenzione di tutti proprio a causa di questa sciagurata recente intrusione. Un atto che, al di là che venga o meno ripetuto, oggi o domani, per gli intuibili connessi vantaggi da facile pubblicità o per chissà cosa altro, presenta alcuni aspetti di tale gravità che lo rendono niente affatto assimilabile alle innocue ragazzate verificatesi finora.
Ed allora, lasciando che l’indagine delle autorità di polizia faccia il suo corso, speriamo almeno che questo episodio dia una spinta risolutiva ad una definitiva riorganizzazione della sicurezza agli accessi al parco, peraltro già opportunamente programmata. Infatti, la direttrice Tiziana Maffei ha comunicato che sono già stati già stanziati finanziamenti per 7 milioni a tale scopo, ed allora auspichiamo che si realizzi, al più presto, un sistema integrato di sicurezza che utilizzi le più moderne tecnologie anche con risparmio di risorse umane finora impegnate al riguardo. Ed altresì auspichiamo che si provveda a ripristinare la separazione di entrambe le aree di parcheggio dal parco reale e ad abolire ogni facilitazione oggi esistente in tema di accessi.
La salvaguardia del monumento e la sicurezza delle persone che lo frequentano non consentono che le incurie e i tentennamenti, sopravvissuti finora, possano ancora continuare.

,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *