Terra dei Fuochi: individuati altri 15 siti per sversamento illegale.

CASERTA – Il presidente di Caserta Kestè Ciro Guerriero prossimo alla nomina di coordinatore provinciale su proposta di Angelo Ferrillo della Terra dei Fuochi, così si è espresso in una nota  : “Ringrazio tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine che oggi hanno preso parte all’operazione interforze che ha portato alla scoperta di…

CASERTA – Il presidente di Caserta Kestè Ciro Guerriero prossimo alla nomina di coordinatore provinciale su proposta di Angelo Ferrillo della Terra dei Fuochi, così si è espresso in una nota  : “Ringrazio tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine che oggi hanno preso parte all’operazione interforze che ha portato alla scoperta di 15 nuovi siti di sversamento illegale tra le province di Napoli e Caserta, sequestrato attività imprenditoriali non a norma e denunciato 8 persone, comminando sanzioni per migliaia di euro”.

D – Dott. Guerriero e solo un problema ambientale?

R – Un problema ambientale? Ovviamente no, non solo. Dietro la Terra dei Fuochi si muove la criminalità organizzata, pagata da un sistema produttivo ancor più criminale, mentre lo Stato è impegnato nelle tarantelle politiche quotidiane, in questi luoghi la gente si ammala e muore di cancro: donne, bambini, anziani. Non c’è distinzione, la morte arriva e cattura tutti, indistintamente. Acqua, aria, suolo e, di conseguenza, la salute di chi abita queste zone: tutto intriso di veleno.

L’art. 32 (comma 1) della Costituzione italiana recita:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

Dov’è il diritto alla salute tutelato dalla Repubblica? Non esiste per gli abitanti della Terra dei Fuochi? Ma non solo. Purtroppo, il problema, non può restare circoscritto solo in Campania. Visto che i roghi avvengono spesso vicino campi coltivati, da cui derivano prodotti che vengono commercializzati ed esportati. Cosa mangiamo? Cosa arriva sulle nostre tavole? Il veleno.

L’aria maleodorante , che siamo costretti a respirare, ultimamente tre ragazzi sono finiti all’ospedale per intossicazione, ha spinto gli studenti dell’istituto Galileo Ferraris di Scampia di saltare le lezioni e di manifestare.

I roghi si moltiplicano, le polveri sottili, le polveri d’amianto, si muovono velocemente su larghe distanze e provocano  i tumori, che devono essere sopratutto prevenuti e non solo curati. A che serve spendere i soldi per la ricerca in queste condizioni? Durante le manifestazioni si parla di “biocidio”, la distruzione totale di ogni forma di vita.

La macchina mediatica viene messa a tacere, e si preferisce  parlare del Coronavirus, che indubbiamente è un’emergenza globale da non sottovalutare ma non dobbiamo fare finta del fenomeno che si è elargito in tutte le città che è quello delle vittime della Terra dei Fuochi.

Purtroppo, nonostante siano prodotte da privati inchieste giornalistiche, se vengono divulgate, hanno durata anche minore di uno spot, ma noi non molliam, non vogliamo abbandonare la Campania, una delle regioni più belle d’Italia, che è diventata un inferno che brucia.

 

 

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