In Terronia, si continua ad andare in giro col naso per aria

Caserta- Le condizioni attuali del Real Sito di San Leucio sono quelle di degrado. I casertani e non solo quelli del Real Sito a squarciagola imprecano un intervento ad horas. Tutti abituati a vedere il visibile non la punta del naso In Terronia si continua ad andare in giro col naso per aria • Camminare guardandosi…

Caserta- Le condizioni attuali del Real Sito di San Leucio sono quelle di degrado.

I casertani e non solo quelli del Real Sito a squarciagola imprecano un intervento ad horas.

Tutti abituati a vedere il visibile non la punta del naso

In Terronia si continua ad andare in giro col naso per aria
  • • Camminare guardandosi intorno senza badare a dove si mettono i piedi e quindi anche inciampare e cadere; in senso lato, avere un incidente qualsiasi per distrazione o simili. Anche essere molto distratti o svagati, senza badare a quello che avviene intorno.
  • Narra un’antica favola che una notte un astronomo che camminava per la campagna guardando il cielo, mise un piede in fallo e cadde in un fosso. Soccorso da un contadino, giustificò la propria distrazione spiegando di essere stato troppo occupato a osservare le stelle per badare alle accidentalità del terreno, ma il contadino gli fece notare che prima di guardare le stelle avrebbe fatto meglio guardare dove metteva i piedi. La favola sembrerebbe tratta da un episodio realmente accaduto al filosofo Talete, secondo quanto testimoniano Platone (Teeteto, 174), Diogene Laerzio (1,34) e Sereno, ma con lo stesso spirito, un’altra favola racconta di un filosofo che per osservare gli uccelli morì morsicato da una vipera, e un’altra ancora si fa beffe di un secondo filosofo che pur camminando in riva al mare cercava i pesci nel cielo. Il fatto è che l’espressione, con molte varianti e immagini diverse, venne spesso usata per ridicolizzare i filosofi e la loro pretesa di occuparsi solo di cose elevate. Per questo Aristofane rappresenta Socrate mentre medita “col naso all’aria” accoccolato in un cesto appeso al soffitto, mentre un’accusa piuttosto frequente rivolta ai filosofi era quella di “meditare su cose trascendentali e nel contempo mangiare i frutti della terra”.

Oltre alle favole o narrazioni è indiscutibile e di rara bellezza II Real Sito  di San Leucio, che  e’ oggi più di ieri, al centro dell’attenzione mediatica  per il progetto di riqualificazione turistico- culturale ed economico denominato ” Terronia” presentato dall’imprenditore Bartolomeo Marco Letizia all’amministrazione Marino durante l’annuncio di delocalizzazione dell’azienda ‘Conti3‘.

Sappiamo bene tutti, che un’ eventuale opera di riqualificazione di questo sito non potra’ non prescindere dal recupero delle strutture architettoniche e dal ripristino dei suoi fasti.

Servono a supporto dei ‘coraggiosi imprenditori’ ,consistenti mezzi finanziari da parte delle Istituzioni e da parte della Regione per intervenire in tal senso : e, in questo contesto, ben venga la proposta di Bartolomeo Marco Letizia ma ne attendiamo altre serie e propositive.

Le foto che mostriamo è di un  degrado architettonico e culturale che si protrae da tempo negando alla nosta terra dignità e decoro, dunque, comportando un danno sia patrimoniale che di immagine.

 

 

 

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