CASERTA – ll 9 marzo prossimo, davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’indagine battezzata «Minerva» firmata dalla locale Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a carico di oltre 20 persone coinvolte nell’inchiesta su una truffa alla Sanità. In questo processo, tra gli indagati più noti, figurano dei laboratori clinici di Caserta, dell’ex patron della casertana Pasquale Corvino, e dell’ ex editore Pasquale Piccirillo.
Il rinvio a giudizio è stato deciso dal gip Orazio Rossi che, poco più di due settimane fa, aveva anche valutato altre 6 posizioni riguardanti altrettanti imputati ammessi al rito abbreviato o al patteggiamento (tutti condannati). Durante le attività investigative sono state esaminate oltre 200mila ricette, valutati migliaia di documenti e ascoltati oltre 300 assistiti. Stando all’accusa. per anni i protagonisti dell’indagine avrebbero truffato l’Asl facendosi rimborsare prestazioni mai eseguite con ricette false o intestate a pazienti deceduti.
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