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Tuoresi cornuti e mazziati, pagano le tasse e li vogliono trasformare in giardinieri. Guerriero: “Sono esterefatto”

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Caserta – Generalmente è buona abitudine, per un giornale, non mettersi a commentare articoli di altri giornali. In questo caso facciamo una eccezione per le dichiarazioni del candidato sindaco di Caserta Kest’è Ciro Guerriero nel corso di una delle ultime riunioni con i quadri del movimento in cui si è affrontato lo spinoso tema dell’informazione in questa campagna elettorale. Malumore è la parola giusta per esprimere i sentimenti dei vertici del movimento di fronte al silenzio assordante della stampa locale di fronte alle iniziative e alle proposte programmatiche di Caserta Kest’è.

“Stiamo assistendo a due fenomeni molto particolari in questi mesi di campagna elettorale. Da una parte i comunicati stampa restano nella posta indesiderata di molti giornalisti che non intendono dare voce alle idee di Caserta Kest’è. Dall’altra – dichiara il candidato sindaco Ciro Guerriero – c’è molta confusione sulle posizioni che taluni giornalisti stanno assumendo nei confronti di tematiche importanti. Io rassicuro tutti gli iscritti e i simpatizzanti che il nostro percorso va avanti indefesso a prescindere dai comunicati pubblicati o no. E anzi, molto probabilmente, veniamo ignorati proprio perché sta diventando palpabile il consenso che cresce in città attorno al nostro progetto”. 

Il riferimento di Guerriero è soprattutto a quello che si sta verificando a Tuoro, per le manifestazioni contro il parcheggio interrato di piazza Suppa e sull’operato dell’ex parlamentare Nicolò Antonio Cuscunà che ha cominciato questa campagna elettorale accanto al civico di centrodestra Pio Del Gaudio e sembra, ma è tangibile dal tenore degli articoli che sta scrivendo, la stia terminando accanto al candidato dei centri sociali (che i giornali dell’editore Nicola Turco segnalano come non laureato e senza lavoro) Raffaele Giovine. In un suo ultimo scritto promuove la lodevole iniziativa dei gruppetti civici che domenica si recheranno in piazza Suppa per pulire le aree. Quello che risulta anomalo è l’appello ai tuoresi ad essere presenti (l’ultima manifestazione è praticamente andata deserta anche se tutti cercano di smentire quello che le immagini hanno chiaramente mostrato) portandosi dietro zappe e attrezzi da giardino affinché possano, anche loro, ripulire la piazza.

“Scusatemi se dico la verità ma sono rimasto esterrefatto dell’annuncio dell’onorevole Cuscunà che sostiene ed invita i cittadini di Tuoro ad andare a pulire i giardini di piazza Suppa quando sa benissimo, dalla sua enorme esperienza, che quell’area è un vero e proprio cantiere. Si sta tentando di buttare fumo negli occhi a sostegno di una parte politica. Inoltre non sono i cittadini che devono andare a pulire le aree verdi (anche se questo tipo di contributo, quando realmente spontaneo e non interessato, è lodevole). I residenti di Tuoro, – chiarisce Ciro Guerriero – come tutti gli altri, pagano quelle che si chiamano ‘tasse’. Con quelle tasse si devono pagare i ‘servizi’ che il comune eroga. Se il comune prende i soldi ma non eroga i servizi, tra cui anche quello di manutenzione ordinaria del verde, non si può chiedere ai residenti di trasformarsi in giardinieri (con tutto il rispetto per la categoria, servono competenze quando si opera sul verde pubblico). Piuttosto si vada alla Procura a denunciare la sparizione dei soldi pubblici che finiscono nelle tasche dei soliti noti che tentano di risalire sugli scranni di palazzo Castropignano. La pulizia di domenica a cosa servirà? A far giocare i bambini? Non credo visto che le giostre non esistono più e sono pericolose per i bambini. Serviranno a far trovare la piazza pulita alle ruspe e alle scavatrici che arriveranno per realizzare un parcheggio contro cui, né Cuscunà né altri, si sono ‘battuti’ in questi anni (il progetto è del 2018, il cantiere è stato aperto a dicembre, mentre con un tempismo elettorale perfetto i ‘volontari politicizzati’ sono arrivati solo 20 giorni fa)? Insomma – conclude il candidato sindaco di Caserta Kest’è –  come sempre, i tuoresi anche domenica rischiano di finire cornuti (perchè pagano le tasse) e mazziati (perchè devono anche ripulirsi da soli le piazze)…”.

 

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