Turismo, scontro sugli open bus

CASERTA – L’anno della politica è cominciato con le accuse del Dott.  Ciro Guerriero candidato sindaco di Caserta  (peraltro rimaste senza replica) al movimento ‘IofirmoperCaserta’. Le polemiche sono scaturite da una diretta dei candidati sindaco sul tema dei vaccini, che aveva portato ad un duro commento del presidente del neo movimento civico, Vincenzo Letizia. All’attacco…

CASERTA – L’anno della politica è cominciato con le accuse del Dott.  Ciro Guerriero candidato sindaco di Caserta  (peraltro rimaste senza replica) al movimento ‘IofirmoperCaserta’.

Le polemiche sono scaturite da una diretta dei candidati sindaco sul tema dei vaccini, che aveva portato ad un duro commento del presidente del neo movimento civico, Vincenzo Letizia. All’attacco del presidente di ‘Iofirmo’ è seguita la replica di Guerriero allo stesso Letizia (accusato di essere stato iscritto al circolo casertano del Pd fino al giugno 2019 e di volersi riciclare come ‘civico’) e al coordinatore di ‘Iofimo’ Enzo Moriello.

Proprio le accuse a Moriello sul progetto ‘turistico’ CasertaWelcome e sul servizio openbus, hanno richiamato l’attenzione dell’imprenditore Giuseppe Toto della ‘Caserta Service & Consulting’ che si occupava della gestione dell’open bus destinato al trasferimento dei turisti dalla Reggia al Belvedere di San Leucio e a Casertavecchia.

Nascondono amarezza, le sue parole, per una iniziativa turistica troncata, senza troppe spiegazioni, dalla stessa amministrazione comunale che l’aveva promossa.

Ma partiamo dal principio della storia che ci racconta l’imprenditore. “Due anni fa, la mia azienda ha cercato di mettere in piedi, non un servizio di navetta tra la Reggia e San Leucio ma un vero e proprio percorso turistico nell’ambito di un progetto che avevamo presentato all’amministrazione comunale”. In buona sostanza Caserta Service & Consulting era riuscita a raccogliere attorno a questo progetto un gruppo di operatori turistici della penisola sorrentina e ad intavolare un dialogo con le compagnie di navigazione per attrarre, nel capoluogo di Terra di Lavoro, turisti. “La prima fase del progetto, quella che abbiamo potuto realizzare per poco tempo – chiarisce Giuseppe Toto – prevedeva l’afflusso di turisti verso la Reggia e, dal Palazzo, un percorso in open bus che, dopo essere passato da San Leucio e Casertavecchia, avrebbe riportato i turisti stesso al Monumento di piazza IV Novembre. L’intento – continua – era quello di coinvolgere l’Università per dare modo di formare i giovani studenti degli indirizzi turistici e dei Beni Culturali, accompagnando gli stranieri in visita nelle strade del centro storico e dello shopping e passare poi alla promozione, con le aziende del territorio, di veri e propri pacchetti turistici da offrire al mercato esterno della città che stava collaborando con noi in quel momento”. L’obiettivo del progetto, dunque, era soprattutto quello di innalzare la media di permanenza dei turisti in città. “Ho sentito esprimere felicità dal sindaco Marino, sul fatto che in città sono stati aperti numerosi ‘bed and breakfast’ peccato – chiarisce l’imprenditore – che la media di permanenza degli ospiti dei ‘b&b’ sia di una notte. Noi avevamo l’ambizione di portare quella media a 4 notti ma l’amministrazione ha deciso di stroncare l’iniziativa”. In previsione del Natale 2019 arriva la richiesta dell’Ente di garantire un open bus per traghettare i bambini da piazza Dante a San Leucio, dove erano in corso attività loro rivolte. L’azienda accetta. Poi a Gennaio, un anno fa, la sorpresa. “Il nostro posto in piazza Gramsci era occupato da un open bus della Clp, la ditta che si occupa del trasporto pubblico con il marchio CasertaWelcome come sponsor e capisco, – chiarisce l’imprenditore – anche da un post trionfalistico del primo cittadino che annunciava l’istituzione della tratta turistica con opernbus, che qualcosa non quadrava. Alla richiesta di chiarimenti non è seguita alcuna azione per consentire la prosecuzione del progetto”. Da quel momento, infatti, il servizio open bus della Caserta Service & Consulting era diventato non economicamente competitivo. “Noi vendevamo biglietti a 12 euro, la Clp a 3 euro, il risultato è che abbiamo dovuto cessare il servizio per cui, tra l’altro, siamo ancora autorizzati. – specifica Toto – Devo dire che l’unica che ci ha messo il cuore in questa nostra iniziativa è stata l’assessore Tiziana Petrillo. Già in sede di presentazione della domanda, l’Ente ci ha fatto attendere 5 mesi per la firma di un dirigente. Per poco gli imprenditori coinvolti non stavano abbandonando il progetto che poi, per volontà del sindaco è comunque cessato”. E in merito alla partecipazione di CasertaWelcome di Moriello all’openbus Clp, aumenta la delusione. “Avevo tentato di portare tutti intorno ad un tavolo con il Comune, c’erano gli imprenditori ‘esterni’ ma anche CasertaWelcome e la stessa Clp che avrebbero dovuto assumere una parte attiva sull’offerta turistica e della mobilità in città. Invece hanno preferito sponsorizzare un bus turistico della Clp che ha preso una tratta del servizio pubblico, abolito la navetta di servizio e messo un openbus che, essendo aperto, ha girato desolatamente vuoto per le strade di Caserta per tutto l’inverno. L’unico obiettivo raggiunto da queste persone è stato quello di impedire l’arrivo di turisti e la crescità della città dimostando una miopia assurda e buttando – conclude Giuseppe Toto – solo fumo negli occhi dei casertani”. Insomma non proprio un quadro esaltante per i protagonisti della storia, fino ad oggi ancora silenti.

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