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Vernice e scritte sul monumento al grande giornalista Montanelli

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È stata imbrattata così in serata la statua dedicata a Indro Montanelli, collocata nell’omonimo giardino di via Palestro, nel centro di Milano, con della vernice rossa versata sulla testa e le scritte in nero «Razzista, stupratore» a coprire quella originale ‘giornalista’.

 Ignoti, forse antagonisti appartenenti a collettivi studenteschi, sono entrati nel parco ancora aperto in serata, quando a causa della pioggia c’era poca gente in una delle aree verdi più frequentate dai milanesi, e hanno rapidamente imbrattato la statua, lasciando sacchetti e barattoli attorno al monumento, per poi darsi alla fuga.

«Proprio non ci siamo. L’odio, la cattiveria e l’astio sono sempre più dominanti sul confronto civile e democratico. C’è da preoccuparsi seriamente», è stato il commento del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Non è la prima volta che la statua viene imbrattata: l’8 marzo del 2019, durante la manifestazione per la Giornata internazionale della donna, alcune attiviste del movimento femminista Non Una Di Meno la coprirono con vernice rosa.

Mercoledì scorso l’associazione I Sentinelli aveva inviato una lettera-appello al sindaco Giuseppe Sala e al Consiglio comunale per rimuovere la statua e dedicare i giardini «a qualcuno che sia più degno di rappresentare la storia e la memoria della nostra città Medaglia d’Oro della Resistenza», spiegando che «fino alla fine dei suoi giorni Montanelli ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni perché gli facesse da schiava sessuale».

La richiesta della rimozione e di cancellare l’intitolazione del parco a Montanelli è cominque già stata bocciata da, sindaco di Milano. Intervistato dal quotidiano ‘Il Girono’ è stato chiaro: “Non sono favorevole. Penso che in tutte le nostre vite ci siano errori. E quello di Montanelli lo è stato. Ma Milano riconosce le sue qualità, che sono indiscutibili”.

Il post su facebook del leader di Fratelli d’italia Giorgia Meloni : La statua dedicata a Indro Montanelli imbrattata da analfabeti radical chic con la scusa della lotta al razzismo. Signore e signori, ecco a voi i nuovi talebani. Ecco a voi la civiltà del politicamente corretto.

Una posizione condivisa anche dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio“Nssuno può arrogarsi il diritto di rimuovere la sua statua, di cancellare la memoria di quell’agguato. Un agguato contro un uomo e contro la libertà che quell’uomo stesso, con grande dignità, ha sempre rappresentato. Mi auguro che il Comune di Milano quella libertà voglia difenderla. Pensiamo al futuro, costruiamo nel presente. Prendiamo lezione dal passato e guardiamo avanti, con fiducia e determinazione. L’Italia è anche questo e dobbiamo esserne orgogliosi”.

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