CASERTA – Un gruppo di amici, circa una quindicina di ragazzi ha animato in maniera vivace per qualche minuto le vie della città . Motivo: una festa di addio al celibato.
L’ora tarda ed il coinvolgimento dei fruitori della movida di Via Vico, ha fatto sì che in men che non si dica, una volante della Polizia di Stato con tre uomini a bordo arrivasse sul posto ed identificasse il “capobanda” intimando di interrompere il momento di festa. Nessuna conseguenza legale per i fermati, ( qualcuno ha pensato che l’arrivo delle forze dell’ordine fosse dovuta per evitare l’imminente matrimonio, semmai con l’arresto per disturbo alla quiete pubblica …) solo lo stop immediato della musica.
La reazione dei ragazzi che vivono la notte in particolare nel weekend è chiarissima: fischi ed insulti alle forze dell’ordine.
Il problema sottolineato non è tanto l’intervento teso a garantire – giustamente – la quiete pubblica: la questione è l’intervento rapido e tempestivo della Polizia in un’occasione ludica, di divertimento, di animazione positiva. In poche parole tutto il contrario a ciò che siamo abituati a vedere in quella piazza: come dimenticare, infatti, le “mazzate quotidiane” che ogni sera “si suonano” le solite bande di ragazzi che, indisturbati, lanciano bottiglie di vetro piene tra la folla, fanno volare cazzotti, calci e pugni, fino all’arrivo – in netto ritardo – di qualche volenteroso poliziotto/carabiniere il cui solo arrivo li fa scappare tutti.
Sbagliato ed irrispettoso verso i residenti suonare nel pieno della notte ed improvvisare una festa di paese. Ma come mai – si domanda sul famoso social -questa solerzia di intervento delle forze dell’ordine non la si può apprezzare anche quando per decine e decine di minuti qualche malcapitato viene pestato a sangue senza pietà?
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