Caserta, 31 AGO – “La chiusura, senza alcun preavviso e in assenza di soluzioni alternative, del centro di riabilitazione Cefim a Caserta è la fotografia dell`improvvisazione che regna in Campania, soprattutto nella gestione dei pazienti affetti da disturbo dello spettro autistico. Basti pensare che proprio pazienti e famiglie sono ancora ostaggio della scellerata delibera regionale n. 131. Un caos che, oltre a gettare nello sconforto chi segue le terapie e le loro famiglie, si ripercuote anche sui dipendenti del centro. De Luca si occupi di risolvere questa l`ennesima emergenza invece di continuare a lanciare strali contro il Governo”. Così il deputato casertano della Lega, Gianpiero Zinzi.
Sull’argomento si è espresso anche il Dott. Ciro Guerriero: E’ innanzitutto importante interrogarsi sul significato e la portata del concetto di “diritto alla salute”.
Il suo fondamento è costituito dall’Art. 32 della nostra Costituzione che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Il termine “salute” ha etimologia latina. Proviene da “salus“, che letteralmente si traduce in salvezza, incolumità e integrità. Questo concetto è stato rivisitato e riformulato diverse volte. Infatti, il termine di salute ha subito, negli anni, diverse accezioni.
L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata la prima istituzione a pronunciarsi a riguardo. Secondo l’OMS, la salute è lo “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia o infermità”. Qualche anno più tardi, l’OMS dà una nuova definizione, e definisce la salute come “…la capacità di adattamento e di autogestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive”.
Quello che rimane invariato nel tempo è la salute come diritto fondamentale per la collettività umana. Infatti, secondo l’Ente, ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale deve poter godere del più elevato standard di benessere possibile.
Il governatore De Luca dovrebbe esserne informato e riconoscere le difficoltà di chi ha difficoltà a stabilire relazioni sociali normali, e usa il linguaggio in modo anomalo o non parla affatto e presenta comportamenti limitati e ripetitivi…
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