Anche La Procura di Cassino Apre Un’Inchiesta sulle Tante Proroghe All’Ecocar: 12 Indagati Per Associazione e Corruzione

Per il Comune di Caserta non sono finite le indagini, perché oltre quella in corso, delle Dda su 4 comuni della provincia, un  altra inchiesta da parte della Procura di Cassino si è appena definita con l’individuazione delle persone coinvolte, tra cui anche funzionari pubblici dei Comuni di Caserta e Marcianise. L’indagine interessa la società …

Per il Comune di Caserta non sono finite le indagini, perché oltre quella in corso, delle Dda su 4 comuni della provincia, un  altra inchiesta da parte della Procura di Cassino si è appena definita con l’individuazione delle persone coinvolte, tra cui anche funzionari pubblici dei Comuni di Caserta e Marcianise. L’indagine interessa la società  Ecocar, che gestisce l’appalto rifiuti nei due grandi comuni casertani. 

Gli indagati sono 12, tra cui Antonio Deodati, patron dell’Ecocar, il suo collaboratore Antonio Nocera, l’ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo, il dipendente del cantiere di Marcianise Gerardo Doppietta e due dipendenti dell’Ente di piazza Umberto I, Francesco Topa e Vincenzo Negro e sono accusati, a vario titolo, del reato di concorso in associazione e corruzione.

Per la Procura di Cassino,  Carmine Sorbo, tra il 2014 ed il 2015, avrebbe ritardato le operazioni di gara per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Caserta , per favorire la società di Deodati, in seguito alla risoluzione del contratto con l’Ati Ecocar-Ipi(per l’interdittiva antimafia ricevuta dalla Ecocar) , attraverso la concessione alla stessa società,di proseguire il  servizio in via provvisoria, attraverso proroghe. Secondo gli inquirenti, Sorbo, in seguito a queste concessioni, otteneva la consegna di una somma di denaro da parte di Antonio Deodati e pagate materialmente da Antonio Nocera. Secondo la Procura , è emerso lo stesso iter, anche al Comune di Marcianise, dove, Negro e Topa ricevevano somme di denaro , “che in cambio dell’asservimento delle loro funzioni esercitate presso il Comune di Marcianise ricevevano utilità consistenti in somme di denaro, per un importo complessivo di 500 euro mensili”

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