CASERTA – Tutti in coda per un tampone. Sono le festività natalizie ai tempi della quarta ondata del Covid. Che sia al Centro Commerciale o in farmacia, poco cambia: l’impennata di casi degli ultimi giorni fa paura e spinge anche i più riottosi a partecipare a pranzi, cene o aperitivi solo con la coscienza a posto, ovvero dopo un test negativo.
Più che un controllo, sembra un assalto: bambini, adolescenti, uomini e donne di tutte le età. Persino gli anziani. Potrebbe essere chiamato “Un Tampone per Natale”, ma non è un film, è quello che sta accadendo in tutta Italia e anche in provincia di Caserta.
Per trascorrere le feste in famiglia nel modo più sicuro possibile in tempo di pandemia, e soprattutto di variante Omicron, sono stati molti i casertani che hanno prenotato un test proprio nei giorni precedenti al Natale.
Prevedibilmente si è creato un collo di bottiglia che ha messo in crisi la pressione sulle farmacie e ha visto crearsi lunghe file e, allo stesso tempo, rischiosi assembramenti.
“La situazione sta degenerando – secondo il Dott. Ciro Guerriero– mi hanno detto di persone che, non avendo la possibilità di farsi un tampone in farmacia, è andata al Pronto soccorso con l’intento di farsi fare l’esame e ha dato in escandescenze. A tra qualche giorno ci sarà il problema per l’approvvigionamento dei tamponi. Che sono sempre di meno e c’è il rischio di non poter accontentare tutti quelli che vogliono sottoporsi all’esame mentre la richiesta sale giorno dopo giorno. Poi mi domando ma gli assembramenti sono giustificati fuori le farmacie?”.
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