Buoni spesa in arrivo, si diano alle persone bisognose, senza fini elettorali.

Caserta – Leggiamo sul  sito ufficiale del comune di Caserta l’annuncio del Sindaco che annuncia : “ Buoni spesa, ecco tutte le info per richiederli: Scadenza per fare la domanda: ore 12 del 16 dicembre. Vi raccomando di non accedere al portale di questo servizio da Facebook e di seguire tutta la procedura collegandovi al sito web…

Caserta – Leggiamo sul  sito ufficiale del comune di Caserta l’annuncio del Sindaco che annuncia : “ Buoni spesa, ecco tutte le info per richiederli: Scadenza per fare la domanda: ore 12 del 16 dicembre. Vi raccomando di non accedere al portale di questo servizio da Facebook e di seguire tutta la procedura collegandovi al sito web del Comune.

Il modulo telematico per richiedere l’accesso al buono spesa di cui al D.L. 154 del 23/11/2020 (cd. D.L. Ristori ter) sarà disponibile al seguente URL: https://serviziweb.comune.caserta.it/

Nella notizia pubblicata sul sito web del Comune è allegato anche il manuale contenente tutte le istruzioni per registrarsi al portale e per effettuare la compilazione e l’invio del modulo. La scadenza per l’invio delle domande è fissata per le ore 12,00 del 16/12/2020. Dalle ore 12,01 del 16/12/2020 non sarà più possibile accedere al modello.”

In merito alla questione il candidato sindaco di Caserta, dott. Ciro Guerriero, ricorda alla cittadinanza “che il governo ha deciso di elargire buoni spesa alle famiglie in difficoltà, quale ulteriore misura di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, quindi l’amministrazione comunale non dovrebbe farlo soppesare come intervento “straordinario”. A tal proposito, mi auguro che  qualche politicante non vi speculasse per accrescere di popolarità individuale, sociale o con finalità elettorali perché in questa città anche le cose più semplici diventano difficili.

Infatti, il Sindaco e l’assessore alle Politiche Sociali dovrà ricordarsi che i destinatari di tali buoni sono nuclei familiari economicamente disagiati, senza reddito e senza misure di assistenza (non percettori di reddito di cittadinanza o di altri emolumenti sociali). Quindi nuclei familiari in stato di povertà assoluta. Gente umile ma disperata, tante volte con prole numerosa, che sbarcava il lunario con lavori saltuari e/o “pseudo continuativi”, ma rigorosamente in nero e per pochi euro l’ora, o svolgendo “attività” al limite della legalità e talvolta anche oltre. Il lungo permanere a casa ha tolto loro ogni possibilità di poter raggranellare qualche decina di euro al giorno, per non morire di fame.”

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