25 ex ed attuali amministratori del Comune di Caserta, insieme ad un dirigente ed all’ex segretario sono stati assolti dalla Corte dei Conti per avvenuta prescrizione. La Corte dei Conti chiedeva conto al sindaco Carlo Marino ed al suo predecessore, Pio Del Gaudio, all’epoca entrambi assessori della giunta Falco e in quota Forza Italia, per il dissesto dichiarato a seguito di una serie di mutui contratti nel 2004. Ma non è tutto. Oltre ai due, sono stati processati anche gli ex consiglieri e assessori Vincenzo Ferraro, Donato Affinito, Stefano Fabbrocile, Giuseppe Riello, Attilio Romano, Silvana Sciaudone, Biagio Esposito, Giuseppe Casella, Aniello Spirito, Cesare Lino, Nicola Garofalo, Livio Gallicola, Catello Tronco, Gabriele Amato, Pasquale Toscano, Pietro Della Peruta, Antonio Maiello, Domenico Guida, Giovanni Lombardi, Emilio Caterino, Antonio Di Lella, Vincenzo Ascione, Luigi Coviello e Gioacchino Petrella, quest’ ultimo funzionario comunale in quel periodo. La magistratura contabile ipotizzava un danno erariale di 4 milioni e 480mila euro in relazione ad una delibera di Consiglio Comunale che, nel 2004, portò alla contrazione di una serie di mutui che avrebbero dovuto consentire al Municipio di saldare i debiti contratti a partire dal 1996 con la Cassa Depositi e Prestiti, con la Banca di Roma e con il Banco di Napoli. La Corte ipotizzava una situazione davvero grave: “Mutui contratti furono sottoscritti con fretta e superficialità, senza considerare i costi e le commissioni occulte che si tramutarono poi in danno”. Operazione che secondo la Corte dei Conti andava certificata quale danno erariale nei confronti del Comune. A nulla è valso il tentativo della Procura della Corte dei Conti di far partire la prescrizione solo dal 2011, epoca in cui è stato dichiarato il dissesto da Del Gaudio e soci.
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